Se c’è una cosa che è risultata chiara a tutti negli anni della pandemia è quanto siamo dipendenti dalla tecnologia. Senza la telematica quei mesi passati chiusi in casa sarebbero stati devastanti invece che solamente difficili da gestire. Pensiamo ai grandi vantaggi che la tecnologia della comunicazione ha portato nelle nostre vite e di cui abbiamo potuto trarre vantaggio in quel periodo: grazie ad internet siamo stati in grado di poter lavorare da casa, rimanere informati su quello che stava succedo. Le videochiamata ed i messaggi ci hanno garantito un contatto continuativo con famigliari ed amici. I nostri figli hanno potuto continuare a seguire le proprie lezioni a scuola, parlare con i propri insegnanti e giocare, seppure virtualmente, nel tempo libero.
Se solo il Covid-19 fosse successo vent’anni prima, ai tempi dei vecchi Nokia e quando una connessione web non era ancora la normalità, l’effetto sociale di un tale evento avrebbe avuto ben altre conseguenze sulla nostra società. Pur sottolineando la grande importanza che la tecnologia ha svolto e svolge nella nostra società, esiste però un risvolto che spesso non viene considerato con la dovuta attenzione, tanto normale questo è diventato.
La miriade di apparecchi di cui ci circondiamo, dai telefoni cellulari, alle reti Wi-Fi, dai cordless, ai tablet con cui giocano i nostri figli fino a passare per elettrodomestici intelligenti come frigorifero e lavatrici o alla domotica, emettono onde e campi magnetici che si sovrappongono fra loro creando una rete invisibile che ci avvolge dalla mattina alla sera. Il fatto che questa rete di reti sia invisibile non significa che non abbia un profondo impatto sul nostro corpo e la nostra mente.
Gli studiosi analizzano gli effetti di queste emissioni elettromagnetiche che sono state battezzare oltre un decennio fa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con il termine “elettrosmog”. Malgrado esistano diversi studi sono in corso a questo riguardo, una discussione di più ampia portata sull’elettrosmog ancora non è avvenuta nelle nostre società anche per via delle ovvie conseguenze che questa potrebbe avere, ma è ormai evidente come possano causare potenzialmente sostanziali problemi di salute a chi vi è esposto senza soluzione di continuità. Senza doverne fare un dramma esistono però alcune strategie che possono essere prese in considerazione per ridurre la quantità di elettrosmog a cui si è sottoposti.
Sicuramente connettersi ad internet via wireless LAN è indubbiamente più pratico che spostarsi in giro per la casa connessi ad un cavo e questo ci permette di sentirci enormemente più liberi. Bisogna però valutare che la rete Wi-Fi, per permettere una buona velocità di trasferimento di dati, utilizza onde ad alta frequenza di grande intensità, a cui rimaniamo sottoposti durante tutto l’arco del giorno sia che siamo connessi o meno.
Se non volete rinunciarvi è necessario assicurarsi di spegnerlo sempre prima di andare a dormire o quando non lo si utilizza. Idealmente sarebbe meglio cablare la propria casa con cavi schermati, garantendovi una maggiore velocità, una connessione più stabile e meno radiazioni. Lo stesso discorso vale per mouse senza fili, rasoi e telefoni cordless. Se possibile scegliete sempre un’opzione con il cavo.
La camera da letto è per definizione il luogo dove ci riposiamo e ricarichiamo le batterie del nostro corpo durante la notte. Spesso però affolliamo il nostro comodino di elettronica, dal cellulare allo smartwatch, dalla radiosveglia al tablet che leggiamo prima di andare a dormire. Riduciamo dunque la quantità di elettronica al minimo per evitare un sovraccarico di campi magnetici posti vicino alla propria testa. Se questo non fosse possibile, cerchiamo di spegnere tutti gli apparecchi elettrici prima di addormentarsi. Ricordate che la sveglia del telefono si attiva anche quando questo è spento!
È diventato purtroppo uno standard lasciare i dispositivi elettronici sempre collegati alla rete elettrica anche quando questi non sono utilizzati. Un apparecchio in standby non è mai veramente spento, continua ad emettere campi elettromagnetici in quanto la corrente passa nei suoi circuiti e continua a consumare energia, seppure in maniera ridotta. Prendete dunque la sana abitudine di scollegare dalla presa tutto quello che non state utilizzando. Questo non solo protegge la vostra salute, ma vi fa anche risparmiare sulle bollette della luce.
Controllate anche il vostro forno a microonde, in quanto è un dispositivo che, per la sua stessa natura, emette fortissimi campi elettromagnetici. Se non riuscite a rinunciare alla sua comodità, controllate che questo sia di buona qualità e relativamente recente, in quanto è fondamentale che abbia una schermatura a norma di legge.
I suggerimenti di cui sopra possono aiutarvi a ridurre l’impatto dell’elettrosmog nella vostra casa ma esistono fattori su cui non avete controllo diretto. Le nostre case sono infatti avvolte dalle reti dei vari operatori di telefonia cellulare ed uno sguardo alle reti Wi-Fi disponibili vi farà immediatamente rendere conto di quanti altri router delle case vicine stiano emettendo campi elettromagnetici. Per ovviare a questi rischi per la propria salute si possono utilizzare delle speciali carte da parati in grado di schermare le pareti della propria casa.
Utilizzate da anni in campo medico e nelle ambasciate e consolati (per proteggersi dallo spionaggio) sono ora disponibili anche per uso domestico. Una delle prime ad arrivare sul mercato è il modello “GUARDIA – Scudo elettromagnetico”, in grado di offrire una schermatura semplice da installare e relativamente economica per tutti coloro che sono preoccupati per la propria salute e quella dei propri figli. Prodotta da una piccola ditta tedesca specializzata in carta da parati questa innovativa tappezzeria è capace di bloccare fino al 99% delle radiazioni elettromagnetiche.
Da un punto di vista estetico appare come una normale carta da parati di colore grigio in tessuto non tessuto, con le stesse caratteristiche in termini di struttura e spessore di un normale modello puramente decorativo. Al suo interno sono state però aggiunte durante il processo di produzione fibre di carbonio capaci di bloccare praticamente tutte le radiazioni ad alta frequenza, trasformandole in calore senza conseguenze per la nostra salute. Può essere ridipinta o ritappezzata se si vuol ottenere un effetto decorativo diverso, ed è raccomandata particolarmente per le camere da letto dei bambini.