Luci telluriche, fenomeni luminosi connessi ai sismi o leggenda?
Il cielo sa regalare emozioni meravigliose a chi, in un mondo fatto sempre più di luci provenienti da apparecchi elettronici e devices di ogni tipo, riesce ancora ad apprezzarlo. Parliamoci chiaro, osservare le stelle brillare nel cielo (possibilità ormai sempre più rara, dato l’enorme inquinamento luminoso delle città in cui viviamo) è un’esperienza che mette in pace con se stessi e col mondo. Ma non è necessario dover osservare il cielo di notte per vedere spettacoli di luce,le manifestazioni possibili sono infatti le più varie!
Durante i temporali infatti assistiamo allo spettacolo (di per sè pericoloso, quindi meglio goderselo da luoghi riparati e sicuri) dei fulmini, che squarciano il cielo in modo spettrale ed affascinante allo stesso tempo. Dopo i temporali, con un po’ di fortuna, ci si può imbattere nei coloratissimi ed allegri arcobaleni, simbolo di buon auspicio e spettacolo per gli occhi. Senza dimenticare uno dei fenomeni luminosi forse più belli e ricercati dai turisti di tutto il mondo, l’aurora polare (boreale o australe che sia), non ci si può definire turisti senza averla immortalata una volta nella vita!
Il cielo, però, è anche scrigno di fenomeni luminosi particolari e ancora in gran parte sconosciuti. Pensiamo ad esempio ai fulmini globulari o alle recenti, strane spirali luminose comparse nel cielo delle Hawaii. O anche alle luci telluriche, di cui si è tornati a far un gran parlare subito dopo il devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria la scorsa settimana. Focalizzandoci su quest’ultimo fenomeno luminoso di cui ancora si sa oggettivamente poco, cerchiamo di scoprirne qualcosa di più!
Che cosa sono le luci telluriche?
Poco prima del terremoto che ha devastato le zone a cavallo tra Sud della Turchia e Nord della Siria, ci sono state molte testimonianze video (perlopiù riprese amatoriali con cellulare) di strane luci e bagliori nei cieli delle zone circostanti. E non si tratta di un unicum nella storia, visto che questo fenomeno ha avuto luogo in numerosissimi altri casi, come ad esempio il sisma dell’Aquila del 2009.
Ma cosa sono esattamente le luci telluriche? Definite anche con l’acronimo EQL (Earthquake Lights, ossia luci sismiche), sono fenomeni luminosi segnalati prima, durante o dopo i terremoti. Sebbene queste luci, come detto, siano state segnalate per secoli, la loro origine e causa non sono ancora del tutto comprese e sono oggetto di dibattito scientifico. Le luci sismiche possono apparire in varie forme, come lampi luminosi, fiamme bluastre e sfere di luce globulari. Ci sono prove che si verifichino sulla superficie del suolo, nell’aria e persino sott’acqua.
Alcune persone hanno descritto le luci come apparizioni e sparizioni improvvise, mentre altri le hanno segnalate come persistenti per diversi minuti. Nonostante le numerose segnalazioni di luci telluriche, lo studio scientifico del fenomeno è limitato. Questo sia perché risultano rare e imprevedibili, sia perché possono essere difficili da osservare e studiare sul campo. Tuttavia, i ricercatori stanno continuando a studiare le luci telluriche nella speranza di comprendere meglio la loro causa e il potenziale significato per la previsione e l’allarme dei terremoti.
Va sottolineato che non tutte le segnalazioni di luci telluriche sono verificate e alcune potrebbero essere il risultato di bufale o errata identificazione di altri fenomeni naturali o causati dall’uomo. Non è dunque semplice stabilire l’effettività di questi fenomeni, per far luce su questo mistero.
I casi più famosi di comparsa di questi fenomeni luminosi
Sebbene esistano numerose teorie con cui provare a spiegare le luci telluriche, il fenomeno non è ancora totalmente compreso. Una particolare coincidenza ricontrata, però, è quella per cui questi fenomeni luminosi avvengano sempre prima o durante sismi di magnitudo importante.
Esistono molti casi segnalati di luci telluriche nel corso della storia. Uno dei primi esempi riscontrabili è quello di New Madrid, Stati Uniti, fra 1811 e 1812. Una serie di terremoti colpì infatti la zona di New Madrid negli Stati Uniti centrali tra il 1811 e il 1812. Molti testimoni riferirono di aver visto strane luci nel cielo, tra cui sfere luminose, lampi di luce e persino fiamme sparando da terra. Questi rapporti sono alcuni dei primi casi registrati di luci di terremoto.
C’è poi un caso che riguarda (tristemente) il nostro paese, il già citato sisma dell’Aquila. Il 6 Aprile 2009, un terremoto di magnitudo 6,3 ha colpito la città dell’Aquila in Italia, uccidendo oltre 300 persone. Nei giorni e nelle settimane che hanno preceduto il terremoto, i residenti hanno riferito di aver visto lampi di luce e sfere luminose nel cielo.
Spostiamoci in Giappone, l’11 Marzo 2011, un terremoto di magnitudo 9,0 e uno tsunami hanno colpito il paese, causando vaste distruzioni e oltre 15.000 morti. Giorni e nelle settimane prima dell’evento sismico, anche qui numerose le segnalazioni di luci sismiche nelle zone colpite.
Chiudiamo col sisma dei Acapulco in Messico. Il 7 Settembre 2021, un terremoto di magnitudo 7,1 ha colpito la città messicana. Poco prima del terremoto, testimoni riferirono di aver visto strani lampi di luce nel cielo. Il fenomeno è stato catturato in video ed è diventato virale sui social media.
Da cosa dipende la comparsa delle luci telluriche?
Come già anticipato, le cause alla base delle luci telluriche non sono scientificamente certificate, sebbene esistano moltissime teorie al riguardo. Tra queste, le più accreditate sono:
- in primis, la teoria della piezoelettricità del quarzo. Si tratta di una delle teorie più diffuse, nonché di una delle prime ad essere formulata. Questa teoria propone che rocce, minerali e altri materiali piezoelettrici che si trovano nella crosta terrestre (come il quarzo) possano generare una carica elettrica in risposta a pressioni o stress. Durante un evento sismico, dunque, il movimento di queste particelle cariche può creare un campo elettrico temporaneo che ionizza l’aria e genera luce;
- ancora, la teoria del rilascio e della ionizzazione di gas. In base a questa teoria, gas come radon o metano, che vengono rilasciati dalla crosta terrestre durante un terremoto, possano ionizzare l’ossigeno nell’aria e produrre effetti luminosi;
- la teoria del riscaldamento per attrito. Questa teoria suggerisce che l’attrito tra le rocce durante un sisma possa generare calore, che a sua volta ionizza l’aria e produce gli effetti luminosi tipici delle luci telluriche;
- infine, la teoria delle scariche elettriche. Secondo quest’ipotesi, le forti azioni di un terremoto può creare scariche elettriche nell’atmosfera, che possono generare luce.
Le prime due teorie riportate sono quelle che, attualmente, sembrerebbero avere più rilevanza rispetto alle altre. Ma si tratta appunto di ipotesi, a livello scientifico non si hanno certezze al riguardo. La ricerca mediante esperimenti svolti in laboratorio continua incessantemente, per cercare di spiegare alcune peculiarità del fenomeno (come ad esempio le testimonianze secondo cui le luci telluriche si verifichino dal basso verso l’alto, a differenza dei normali eventi luminosi). Solo così si riuscirà a far luce(è proprio i lcaso di dirlo) su questo fenomeno unico nel suo genere.