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Bombi: sono capaci di risolvere puzzle e trasmettere le conoscenze

A macro shot of Bombus Terrestris or large earth bumblebeepollinating the beautiful purple flower

I bombi sono in grado di trasmettere una cultura sociale ai posteri? È quello che ha scoperto un team di ricercatori della Queen University of London che, secondo quanto riportato da BBC, ha addestrato, riuscendoci, un gruppo di api ad aprire una scatola di puzzle contenente una ricompensa: soluzione di acqua con l’aggiunta di zucchero, molto prelibata per questa specie animale.

Non è già sufficientemente strabiliante il fatto di riuscire ad addestrare un gruppo di bombi a risolvere il puzzle? Il gruppo di insetti che avevano imparato a risolvere l’enigma, ha poi diffuso le informazioni all’interno della propria colonia e trasmesso le conoscenze appena imparate. I ricercatori hanno così scoperto che l’apprendimento sociale potrebbe aver avuto un’influenza maggiore del previsto sul comportamento dei bombi.

Lo studio

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I comportamenti degli insetti sociali, quindi, sono stati ritenuti in gran parte innati; questi insetti, però, hanno ripetutamente dimostrato notevoli capacità di apprendimento sia individuale che sociale. È questa la conclusione a cui si è giunti grazi allo studio del team guidato da Alice Bridges, ecologista comportamentale presso l’Anglia Ruskin University in Inghilterra, che ha dovuto sviluppare un sistema molto ingegnoso per poter comprendere questo particolare atteggiamento dei bombi.

Per studiare la cultura dei bombi in laboratorio, infatti, ha dovuto prima addestrare alcuni bombi a eseguire un nuovo comportamento, optando per l’apertura di una “puzzle box” dove, per accedere alla ricompensa, si doveva ruotare in senso orario (grazie ad una linguetta rossa) o in senso antiorario (grazie ad una linguetta blu).

Il comportamento di apertura della puzzle box, in seguito all’apprendimento, si è diffuso attraverso le colonie grazie al “dimostratore” (ossia l’esemplare più esperto che aveva già partecipato all’esperimento). I membri della colonia, infatti, nonostante i due modi diversi per aprire la scatola, hanno imparato lo stesso metodo utilizzato dal dimostratore; preferenza che è persistita anche quando è stata scoperta la tecnica alternativa.

L’apprendimento sociale dei bombi

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Scenario appartenente allo studio. Credits: “Bumblebees acquire alternative puzzle-box solutions via social learning” Alice D. Bridges, HaDi MaBouDi, Olga Procenko, Charlotte Lockwood, Yaseen Mohammed, Amelia Kowalewska, José Eric Romero González, Joseph L. Woodgate, Lars Chittka 

I risultati dello studio hanno suggerito che l’apprendimento sociale giocava un ruolo fondamentale nell’apertura della puzzle box, e nella cultura dei bombi. Negli esperimenti di controllo in cui nessun membro della colonia aveva partecipato all’esperimento, infatti, i bombi sono comunque giunti alla soluzione; l’unica pecca è che hanno dimostrato molta meno abilità degli altri gruppi che imparavano in presenza di un dimostratore.

Questo significa che, oltre agli uomini e ai primati, anche altri animali sono capaci di apprendere e tramandare nuove conoscenze, influenzando tradizioni e cultura della specie. Bridges, infatti, sostiene che il suo lavoro abbia dimostrato che forse la cultura non è così insolita e che forse non richiede meccanismi cognitivi molto complessi.

Tutto ciò che abbiamo scoperto sulla cultura animale significa che la cultura umana, una volta ritenuta unica, non è emersa dal nulla ma si è ovviamente costruita su profonde basi evolutive.

Andy Whiten, etologo cognitivo che studia le menti degli animali selvatici all’Università di St. Andrew, Scozia

Le conclusioni dello studio sui bombi

Conclusione? I bombi possono trasmettere determinati comportamenti a livello culturale. Questa è la formidabile scoperta di Bridges e i suoi colleghi della Queen Mary University. Purtroppo però, poiché le colonie di bombi crollano prima dell’inverno, ci sono poche possibilità che una tradizione possa essere tramandata di generazione in generazione. Per questo il team sta pianificando nuovi lavori su insetti che vivono in colonie che durano anni.

Ci è stato insegnato che molti comportamenti degli insetti erano in qualche modo cablati. Quello che fa questo studio è in un certo senso capovolgerlo. Voglio dire, chissà cosa sono capaci di fare le cavallette, o l’umile scarafaggio.

Jassica Ware, entomologa dell’American Museum of Natural History

Ovviamente la cultura degli insetti potrebbe sembrare molto diversa da quella osservata in altre specie animali (tra cui gli esseri umani). Le culture variano enormemente tra le specie in modi che possono portare implicazioni diverse per la complessità dei cervelli coinvolti. Ciononostante, questo studio dimostra che forse la cultura non è così insolita in natura.

Forse la cultura non richiede meccanismi cognitivi molto complessi. Ci siamo sempre considerati esseri speciali perché possiamo tramandare e imparare dalle tradizioni, ma ora si scopre che anche gli insetti possono farlo. Quindi cultura e tradizioni non sono un privilegio di pochi, ma forse sono davvero molto diffuse nel regno animale.