Geologia

Terremoto in Umbria, registrate forti scosse con epicentro a Umbertide

Forti scosse di terremoto hanno fatto tremare l’Umbria nella giornata di ieri, 9 marzo. La prima scossa, di magnitudo 4.4, risale al pomeriggio alle ore 16:05. Altre scosse si sono registrate in serata, a distanza di pochi minuti. La prima risale alle 20.08 di magnitudo 4.6, mentre la seconda è avvenuta alle 20:13 con magnitudo 3.9.

Le prime scosse

Come riportato dall’INGV, l’epicentro delle prime scosse è stato presso Umbertide, in provincia di Perugia. La prima scossa del pomeriggio, di magnitudo 4.4, era a 5 km da Umbertide, a una profondità di 10 km. Le due scosse della sera del 9 marzo sono state rispettivamente di magnitudo 4.6 e 3.9. La prima era a 6 km da Umbertide, a una profondità di 8 km, mentre la seconda a 5 km da Umbertide, a una profondità di 10 km. Non ci sono stati danni per le persone, che hanno però vissuto un forte spavento anche a causa del ricordo del terremoto nel centro Italia avvenuto nel 2016. Non ci sono state vittime. Le scosse del 9 marzo sono state poco profonde, e ciò ha amplificato la percezione del terremoto anche nelle regioni vicine, soprattutto in Toscana e nelle Marche.

I danni del terremoto in Umbria

Dopo le tre scosse violente del pomeriggio e della sera, nella notte non ci sono stati eventi sismici significativi. Durante la notte ci sono state diverse scosse ma lievi, con la più intensa di magnitudo 2.3. Non ci sono danni rilevanti né alle abitazioni né alle strutture pubbliche. Ci sono state segnalazioni di piccoli crolli di vecchie strutture. In diversi edifici già pericolanti si sono verificate piccole lesioni o cadute di tegole. Il Centro regionale di Protezione Civile ha segnalato quattro feriti lievi, la cui causa sarebbe la fuga dalle abitazioni durante le scosse e non il crollo delle strutture. I vigili del fuoco hanno ricevuto telefonate per richieste di sopralluogo, che stanno tuttora proseguendo a causa dell’aumento delle segnalazioni.

Ultimi aggiornamenti

Durante la notte tra il 9 e il 10 marzo circa 200 persone sono state evacuate dalle proprie abitazioni a causa dei danni rilevati alle strutture. Molte persone però hanno preferito lasciare le proprie case perché impaurite dalla possibilità di nuove scosse. Per questo a Umbertide e Perugia sono state allestite delle strutture per ospitare i cittadini evacuati. Durante la notte sono stati allestiti 44 posti letto nella palestra della scuola primaria della frazione di Pierantonio, e altri posti letto saranno organizzati anche presso la palestra della scuola primaria Giuseppe di Vittorio a Umbertide. A Perugia invece sono disponibili 100 posti letti in località sant’Orfeto. Mentre la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco continuano a rispondere a richieste di intervento, molti sindaci hanno disposto la chiusura delle scuole. La disposizione riguarda, oltre al comune di Umbertide, anche Perugia, Città di Castello, Gubbio, Assisi e Bastia Umbra che sono le località con i danni più significativi. Per motivi precauzionali resteranno chiuse anche le sedi dell’Università di Perugia e gli uffici della Regione Umbria.

Credit: INGV

Terremoto in Umbria: un’area ad alta pericolosità

L’Umbria e la zona intorno a Umbertide non è per la prima volta al centro delle cronache sismiche. Si tratta infatti di un’aria ad alta pericolosità sismica. Nel 1984 avvenne un violento terremoto di magnitudo 5.6 che causò danni in tutta l’Umbria settentrionale. L’Appennino centrale in generale è una zona attiva dal punto di vista sismico, e ne sono un esempio il terremoto del 2016 del centro Italia e quello del 2009 in Abruzzo. La sismicità più alta è nella regione sud-orientale, verso Norcia e Amatrice. Questa area dell’Umbria è al centro dell’attenzione dei sismologi, che la monitorano costantemente anche con strumenti tecnologici avanzati. In questa zona infatti passa la faglia Alto Tiberina, che ha un’estensione significativa, pari a 30 x 60 chilometri. Questo è il motivo per cui potrebbe generare terremoti anche molto intensi. Tuttavia, secondo gli esperti, il terremoto di ieri non ha coinvolto questa faglia, ma faglie vicine di dimensioni minori.

Published by
Maria Chiara Cavuoto