Liquid NanoClay e la trasformazione della sabbia desertica in terreno fertile
Fra gli effetti più tangibili del cambiamento climatico, quello della desertificazione è probabilmente uno dei più evidenti. In un pianeta sempre più sfruttato e maltrattato (si veda la data dell’Earth Overshoot day dello scorso anno come prova definitiva), le aree fertili diminuiscono e temperatura e zone desertiche aumentano. La situazione è sempre più problematica, e correre ai ripari ora potrebbe essere troppo tardi.
Sono tante le soluzioni messe in campo per contrastare la desertificazione. Una, ad esempio, è la Grande Muraglia Verde che vede coinvolti ben 11 paesi del continente africano. Un’altra è quella degli stupa di ghiaccio, coi quali combattere la siccità nelle aree montane che soffrono di scarsità d’acqua.
Un altro sistema che promette grandi cose è quello della trasformazione degli ambienti desertici in terreni fertili con appositi composti a base di argilla. Stiamo parlando di Liquid NanoClay, l’attore principale della storia che segue.
La tecnologia Liquid NanoClay per fertilizzare gli ambienti desertici
La startup norvegese Desert Control afferma di poter combattere efficacemente la desertificazione spruzzando sabbia con Liquid NanoClay (LNC) e trasformandola in terreno fertile nel giro di poche ore. In passato, abbiamo avuto modo di parlare di molti eroi “verdi” che da decenni combattono la desertificazione, utilizzando ogni tipo di tecnica, dagli arbusti resistenti alle correnti d’aria alle barriere arboree. Ora con questa startup si possono ottenere risultati molto migliori nella stessa dure condizioni in sole sette ore.
Inventato ad inizio 2000 dallo scienziato norvegese Kristian Olesen, Liquid NanoClay è il segreto dietro gli incredibili risultati di Desert Control. Quando viene spruzzata sulla sabbia, questa straordinaria invenzione imbibisce e percola nella sabbia, trasformandola in un terreno che trattiene l’acqua dove le piante possono germogliare e prosperare. Ma da cosa è costituito questo rivoluzionario materiale? Un primo indizio è dato dalla traduzione in italiano dall’inglese, letteralmente “nanoargilla liquida”.
Quindi sembra banale, ma Liquid NanoClay è costituito solamente da acqua e argilla. Il segreto dell’azienda è la capacità di trasformare l’argilla densa in un liquido simile all’acqua, poi spruzzato sulla sabbia. L’argilla si lega alle particelle di sabbia e forma un terreno che trattiene l’umidità che, pur non essendo fertile come il terreno scuro, può sicuramente sostenere la vita delle piante.
D’altronde, da migliaia di anni gli agricoltori usavano l’argilla per aumentare la fertilità delle loro terre, tant’è che il delta del Nilo è notoriamente fertile grazie alla sua argilla. Lavorare l’argilla spessa e pesante in terreni meno fertili, per non parlare della sabbia, è sempre stato un processo laborioso e temporalmente impegnativo. Desert Control ha superato quest’ostacolo rendendo le particelle di argilla le più piccole possibile.
Una tecnologia che potrebbe combattere i problemi del cambiamento climatico
Desert Control ha attualmente gli occhi puntati sugli Emirati Arabi Uniti, al punto da averne una succursale (la Desert Control Middle East LLC) d’istanza a Dubai. Questo perché si tratta un mercato ricco, che attualmente importa circa il 90% del suo cibo poiché qualsiasi coltivazione in un ambiente simile risulta difficoltoso. La tecnologia ha già dimostrato il suo potenziale, trasformando un deserto arido in suolo fertile, ma c’è ancora la limitazione economica.
La CNN riferisce che il costo del trattamento varia da 2 a 5 dollari per metro quadrato, quindi non esattamente economico, considerando le vaste aree che devono essere trattate con Liquid NanoClay affinché questi progetti agricoli innovativi abbiano un senso. Tuttavia, Desert Control prevede di sviluppare delle apposite unità in grado di produrre grandi quantità di Liquid NanoClay, il che ne ridurrebbe notevolmente il prezzo.
“Se si potesse ridurre il prezzo e renderlo accessibile ai paesi a reddito più basso, potrebbe avere un impatto davvero enorme sulla sicurezza alimentare e sulla capacità di molti di quei paesi di utilizzare i propri raccolti. Potrebbero esserci conseguenze tremende“, ha affermato Ismahane Elouafi, direttore generale del Centro internazionale per l’agricoltura biosalina di Dubai.
Con 12 milioni di ettari di terreno fertile che vengono persi ogni anno a causa della desertificazione, la soluzione di Desert Control sembra a dir poco un miracolo. Essere in grado di trasformare la sabbia in terreno che sostiene le piante in sole sette ore (rispetto ai canonici 7-12 anni) sembra irreale, ma funziona. Secondo Desert Control, gli effetti di Liquid NanoClay durano circa cinque anni, dopodiché il terreno creato artificialmente necessita di un rabbocco.
Insomma, la desertificazione potrebbe avere le ore (è proprio il caso di dirlo) contate!