Matematica

Uno studio rivela che la matematica nei bambini di 3 mesi è già presente

Scommettiamo che per alcuni di voi la matematica è stata sempre un problema? Oppure che avete esclamato durante gli studi “Basta, la matematica non fa per me”? Che era bello da piccoli fare i calcoli quelli semplici, dove bastava mettere in colonna due numeri fare l’addizione o la sottrazione ed il gioco era fatto. Ma quando le cose si sono complicate con le lettere dell’alfabeto avete iniziato a non capirci più nulla ed ad arrendervi, vero? Bene, non bisogna demordere perché uno studio dimostra che la matematica nei bambini piccolissimi di soli 3 mesi è presente, permettendogli di distinguere i numeri, quindi non ci sono più scuse per non capirla!

La storia della matematica

La matematica ha inizio fin dagli albori dei tempi, quando era adoperata per contare il tempo oppure sui graffiti dove apparivano le prime linee per contare le prede cacciate. Però per l’apparizione dei primi numeri bisogna attendere alcune popolazioni come gli zulu e i pigmei africani. Nell’antica India, circa verso il 3000 a.C. nacquero i primi sistemi di pesi e misure e tramite una tecnologia con l’ausilio di mattoni si creavano angoli retti e figure geometriche varie. Anche in Egitto si estese il concetto di matematica, per non dimenticare un grande matematico e geometra cioè Pitagora. Nel Medioevo, nonostante tale periodo venne considerato “buio” sotto differenti aspetti, bisogna ricordare Fibonacci, con il quale si conobbe la numerazione decimale e lo zero.

Nel cinquecento diversi furono gli esponenti che portarono innovazioni nel campo della matematica come i segni che oggi vengono utilizzati per fare i calcoli, che spianarono la strada ad altrettanti personaggi illustri del seicento come: Cavalieri, Torricelli e Cartesio ma anche Eulero, Bernoulli. Sicuramente un secolo d’oro per la matematica è l’ottocento con Carl Gauss che ha portato una serie di innovazioni nel campo della matematica ed anche della fisica. Tutte queste scoperte sono giunte ai giorni d’oggi ed hanno permesso di apprezzarle per poter permettere di adoperare la matematica e le sue applicazioni nella vita quotidiana.

Lo studio sulla matematica nei bambini di 3 mesi

La prima autrice dello studio Giulia Gennari, neuroscienziata di Parma ricercatrice tra Parigi e New York, ha dichiarato quanto segue circa il rapporto della matematica nei bambini piccoli:

“Abbiamo scoperto che già a tre mesi i bambini distinguono i numeri. Hanno un vero e proprio sesto senso. Li riconoscono in modo astratto. Puoi mostrare loro 12 palloncini o fargli ascoltare 12 note musicali. Puoi sottoporli al test da svegli o nel sonno. Nel loro cervello si accende sempre lo stesso gruppo di neuroni”.

Lo studio è stato pubblicato su Current Biology e sono stati svolti delle analisi lunghe per considerare l’attivazione del neuroni, ciò è avvenuto tramite una cuffia per l’elettroencefalogramma con 256 elettrodi posizionata sulla testa dei bambini, all’interno è stata spalmata una soluzione salina. I bambini presi in esame erano 26 di 13 settimane e lo studio è avvenuto nel laboratorio Neurospin dell’Università di Parigi-Saclay. Ai bambini sono stati presentati due numeri il 4 ed il 12, sia mentre erano svegli che mentre dormivano, rispettivamente potevano ascoltare o 4 oppure 12 note nel sonno, oppure guardare durante la fase di veglia dai 4 ai 12 animaletti. I suoni avevano durata differenti cosi come le immagini in modo tale da non fare associare la numero 4 il brano più breve oppure il disegno più piccolo.

La scoperta rilevante è stata che i neuroni attivati erano gli stessi sia con il numero 4 che con il numero 12 ed inoltre erano attivati sia durante la fase in cui i bambini erano svegli e sia quando non erano coscienti quindi durante la fase del sonno.

Sviluppi futuri

E’ impressionata come i bambini già dai 3 mesi riescano a distinguere i numeri, ciò può aprire nuove strade per quanto riguarda l’apprendimento nelle scuole, come l’introduzione di giochi con le cifre simili, potendo magari insegnare la matematica già ai bambini piccoli per poterli spronare chissà ad amarla di più!

Published by
Valentina Maria Barberio