Dopo il manzo e il pollo sintetici, arriva il primo filetto di pesce sintetico, cioè un filetto di cernia coltivato e stampato in 3D al mondo. La compagnia israeliana Stakeholder Foods ha presentato il primo prodotto ittico sintetico pronto per essere cucinato, realizzato con bio-inchiostri e cellule di cernia fornite da Umami Meats.
Stakeholder Foods, compagnia specializzata nella stampa 3D di carne, ha ora stretto una partnership con Umami Meats per studiare un processo scalabile di produzione di filetti di pesce a favore della sostenibilità ambientale. Questa tecnologia rappresenta una vera e propria innovazione nell’ambito del foodtech.
La tecnologia sviluppata nasce dalla collaborazione di Umami Meats e Steakholder Foods, sostenute da un finanziamento della Singapore-Israel Industrial R&D Foundation (SIIRD). In particolare, Umami Meats si è occupata di estrarre cellule dalla cernia e di farle crescere in laboratorio fino a farle diventare muscoli e grasso. Steakholder Foods ha sviluppato un “bio-inchiostro” adatto a speciali stampanti 3D da aggiungere alle cellule.
Così come per la carne sintetica, anche per il pesce, non è necessario produrre l’intero organismo ma attraverso processi di ingegneria tissutale è possibile partire da cellule staminali del pesce per generare artificialmente cellule muscolari e tessuti connettivi. Con l’utlizzo di stampanti 3D e bio-inchiostri, è possibile produrre strutture complesse di carne o pesce apportando modifiche sulle quantità di grasso e muscoli.
A differenza delle cellule staminali dei bovini, le cellule del pesce sono state studiate meno e non c’è molta letteratura a riguardo. Bisogna approfondire i meccanismi di crescita delle cellule ittiche.
“Il numero di scienziati che si occupano di biologia delle cellule staminali dei pesci è una piccola frazione di quelli che si occupano di cellule animali e umane“, ha dichiarato Mihir Pershad, amministratore delegato di Umami.
Oltre a sensibilizzare i consumatori sulla qualità del pesce e la salvaguardia dell’ambiente, un’ulteriore sfida riguarda il costo del pesce.
“Vogliamo che i consumatori scelgano in base al sapore e a ciò che può fare per il mondo e l’ambiente. E vogliamo che il costo non venga preso in considerazione come discriminante“
Ha aggiunto Pershad
Il primo filetto di pesce sintetico è stato presentato durante un evento di degustazione organizzato ad Israele. Tra i partecipanti all’evento, oltre a Mihir Pershad, CEO di Umami Meats, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha visitato il laboratorio di Steakholder Foods ed ha assaggiato il filetto di cernia.
“Con questo primo assaggio, il filetto sintetico è stato presentato un prodotto coltivato che si sfalda, ha un sapore e si scioglie in bocca esattamente come dovrebbe fare un ottimo pesce. Nei prossimi mesi, prevediamo di annunciare i nostri piani per lanciare sul mercato questo pesce coltivato di livello mondiale”, ha dichiarato Mihir Pershad.
La tecnologia e i bio-inchiostri consentono di replicare la consistenza del pesce cotto con sapore e consistenza ottimali. Il prototipo è in attesa di brevetto, ma l’obiettivo di Umami Meats è quello di espandere le proprie collaborazioni.
La capacità di Steakholder Foods di personalizzare i suoi bio-inchiostri per linee cellulari differenti permetterà di produrre prodotti ibridi strutturati e coltivati di varie specie. Si stanno aprendo le porte verso la commercializzazione dei bioprinter 3D e collaborazioni con altri settori.