La Giornata Internazionale delle Donne in Ingegneria, che ricorre il 23 giugno, è un’occasione importante per riflettere sulla situazione della donna ingegnere in Italia. Nonostante i progressi compiuti negli ultimi decenni, la presenza femminile nel settore ingegneristico continua purtroppo ad essere inferiore rispetto a quella maschile. Questo divario di genere si riflette sia nella scelta degli studi universitari sia nella composizione delle aziende e degli enti di ricerca nel settore. È fondamentale continuare a lavorare verso un futuro in cui la donna ingegnere possa godere di pari opportunità, riconoscimento e successo professionale. Solo attraverso un impegno collettivo e un cambiamento culturale sarà possibile realizzare l’obiettivo di una società ingegneristica più equa e inclusiva.
La percentuale di ragazze che optano per corsi di laurea in ingegneria è ridotta rispetto ai ragazzi. Di conseguenza, secondo dati recenti, le donne rappresentano solo il 18,6% dei laureati in Ingegneria in Italia. Una percentuale certamente più alta rispetto al passato, ma ancora troppo bassa. Ancora oggi persistono stereotipi secondo cui l’ingegneria è una professione “più adatta” agli uomini. Questi stereotipi influenzano le aspettative sociali e possono scoraggiare le ragazze dal perseguire una carriera ingegneristica. Inoltre, le donne ingegnere in Italia affrontano ancora una disparità salariale rispetto ai loro colleghi maschi con pari competenze ed esperienze. Questo divario è un fattore che potrebbe scoraggiare le donne dal progredire nella carriera o dal rimanere nel settore a lungo termine. La mancanza di modelli di ruolo femminili nel settore ingegneristico può limitare le aspirazioni e l’ambizione delle donne che desiderano intraprendere una carriera in questo campo.
Negli ultimi anni, c’è stato un notevole aumento del numero di donne che scelgono indirizzi di laurea ingegneristici, rompendo le limitazioni che in passato le relegavano principalmente ai corsi dell’ambito civile. Le ragazze hanno superato le preclusioni che fino a qualche anno fa esistevano verso determinati indirizzi, che erano completamente ignorati dalle donne. È interessante notare che la presenza femminile è particolarmente elevata nei corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Ingegneria edile-Architettura, tanto da costituire addirittura la maggioranza degli immatricolati (60,3% nell’anno accademico 2019-2020). Le donne sono anche presenti in modo significativo nei corsi di laurea della classe L-23 Scienze e tecniche dell’edilizia (36%) e della classe L-7 Ingegneria civile ed ambientale (30,9%). La loro presenza si riduce nella classe L-9 Ingegneria industriale e nella classe L-8 Ingegneria dell’informazione, dove rappresentano entrambe meno del 24% degli immatricolati.
Riguardo ai salari, persiste ancora una certa disparità di trattamento economico tra i generi, nonostante tra gli ingegneri questo divario sia meno ampio rispetto ad altre professioni. Dopo 5 anni dalla laurea, una laureata in Ingegneria industriale o dell’informazione guadagna mediamente poco più di 1.700 euro mensili, mentre i colleghi uomini superano i 1.850 euro. Il divario salariale è più ampio all’interno del gruppo “Ingegneria civile/Architettura”. Infatti, mentre gli uomini di questo settore raggiungono un valore medio di 1.644 euro netti al mese, le donne guadagnano poco più di 1.400 euro.
La situazione della donna ingegnere in Italia è influenzata anche da fattori culturali e strutturali che possono rappresentare ostacoli significativi alla loro partecipazione nel settore. Ad esempio, l’equilibrio tra vita lavorativa e familiare è spesso una sfida per molte donne e non solo nel settore ingegneristico. Le responsabilità familiari e i tradizionali “ruoli di genere” possono creare difficoltà nel conciliare le aspettative lavorative con gli impegni personali. Questo può portare a una minore disponibilità di tempo e risorse per dedicarsi alla carriera e limitare le opportunità di crescita professionale.
Inoltre, l’accesso alle opportunità di finanziamento e alla ricerca può rappresentare un’altra barriera per la donna ingegnere in Italia. La partecipazione delle donne a progetti di ricerca e sviluppo spesso è inferiore rispetto a quella degli uomini, e questo può limitare la loro esposizione a esperienze formative e di networking. Queste esperienze sono fondamentali per l’avanzamento professionale. È importante quindi promuovere l’accesso equo alle risorse finanziarie e alle opportunità di ricerca. Ciò permetterebbe di stimolare la partecipazione delle donne e contribuire all’innovazione nel settore.
Un altro aspetto rilevante è la necessità di affrontare la sotto-rappresentazione della donna ingegnere nei ruoli di leadership e decisionali. Nonostante le competenze e le qualifiche delle donne nel campo dell’ingegneria, le posizioni di alto livello sono ancora in gran parte occupate da uomini. Ciò comporta una mancanza di diversità nelle decisioni strategiche e nelle politiche aziendali, perdendo così il valore delle prospettive femminili. È importante incoraggiare l’ascesa delle donne a posizioni di leadership e garantire pari opportunità di carriera. Questo approccio può favorire la diversità di idee e stimolare l’innovazione nel settore.
Anche l’istruzione e l’orientamento giocano un ruolo cruciale nel plasmare il percorso delle donne verso la carriera ingegneristica. È fondamentale investire nella promozione delle discipline STEM ((Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) fin dalle scuole primarie. Questo infatti permette di suscitare l’interesse delle ragazze per l’ingegneria e superare gli stereotipi di genere associati a tali campi. Le scuole possono offrire programmi educativi mirati, organizzare visite a laboratori e aziende tecnologiche e coinvolgere donne ingegneri di successo per condividere le loro esperienze. Inoltre, l’orientamento professionale può svolgere un ruolo determinante nel supportare le ragazze nella scelta di carriera e nell’informarle sulle opportunità disponibili nel settore ingegneristico.
Nonostante le sfide, negli ultimi anni sono stati compiuti importanti progressi per promuovere l’inclusione delle donne nell’ingegneria in Italia. Esistono campagne di sensibilizzazione per promuovere l’ingresso delle donne nel settore ingegneristico, sfatando gli stereotipi di genere ed evidenziando i successi delle donne ingegnere italiane. L’introduzione di programmi di mentoring ha offerto alle donne l’opportunità di ricevere supporto e consulenza da professionisti affermati nel settore. Questi programmi hanno dimostrato di essere efficaci nel promuovere la crescita professionale delle donne e nel favorire la creazione di reti di contatti.
Sono stati introdotti anche programmi di formazione specifici per le donne ingegnere al fine di sviluppare competenze tecniche e leadership. Queste iniziative mirano a colmare il divario di genere attraverso corsi di formazione, workshop e seminari che affrontano le sfide specifiche che le donne possono incontrare. Sempre più aziende del settore ingegneristico stanno adottando politiche di diversità e inclusione, promuovendo una maggiore presenza femminile nel settore. Queste politiche includono la promozione di una cultura aziendale che valorizza le differenze di genere. L’obiettivo è favorire l’implementazione di politiche di assunzione equa e la creazione di opportunità di sviluppo e progressione di carriera per le donne ingegnere.
Nonostante i progressi compiuti, è necessario continuare a lavorare per garantire una maggiore inclusione delle donne ingegnere in Italia. Sostenere e sviluppare reti professionali per le donne ingegnere può favorire lo scambio di conoscenze, l’accesso a opportunità di lavoro e la condivisione di esperienze. Queste reti possono essere create attraverso associazioni professionali, gruppi di discussione online e eventi di networking. La visibilità di donne ingegnere di successo è fondamentale per ispirare le future generazioni. È importante promuovere i ruoli di rilievo nel settore attraverso la divulgazione di storie di successo, conferenze e premi che riconoscono i contributi delle donne. Le istituzioni accademiche, le organizzazioni governative e le aziende devono collaborare per promuovere politiche inclusive e opportunità di sviluppo per le donne ingegnere.
Promuovere l’imprenditorialità femminile nel settore ingegneristico può favorire la creazione di nuove opportunità per le donne e stimolare l’innovazione. È importante fornire supporto finanziario, mentoring e risorse specifiche per le donne ingegnere che desiderano avviare le proprie imprese. Inoltre, incoraggiare la partecipazione delle donne a premi e programmi di accelerazione imprenditoriale può aiutare a promuovere la visibilità e il successo delle donne ingegnere imprenditrici. Inoltre, è importante garantire una maggiore rappresentanza delle donne in posizioni decisionali nel settore ingegneristico. Ciò include non solo l’accesso a posizioni di leadership in aziende e istituzioni, ma anche la partecipazione delle donne nei comitati di selezione, nei consigli di amministrazione e nelle commissioni di valutazione.
Aumentare la diversità nei processi decisionali può contribuire a creare un ambiente più inclusivo e a incoraggiare l’adozione di politiche e pratiche che favoriscano l’uguaglianza di genere. La creazione di politiche di conciliazione vita-lavoro che supportino le esigenze familiari e personali delle donne ingegnere è fondamentale. Così si contribuirebbe a garantire una maggiore partecipazione femminile nel settore. Fornire flessibilità lavorativa, lavoro da remoto e possibilità di congedi parentali, può favorire il benessere e l’equilibrio tra vita professionale e privata delle donne ingegnere. Questo consentirebbe loro di costruire una vita soddisfacente sia sul piano professionale che personale.
La visibilità dei modelli di ruolo femminili è fondamentale per promuovere la figura della donna ingegnere. Le storie di successo di donne ingegnere italiane, che hanno raggiunto posizioni di rilievo nel settore, devono essere ampiamente condivise e celebrate. Ciò può dimostrare che anche le donne possono avere successo e lasciare un’impronta significativa nel campo dell’ingegneria. L’importanza della visibilità dei modelli di ruolo femminili, come Lillian Gilbreth, risiede nel fatto che essi possono ispirare e motivare le giovani donne ad intraprendere una carriera nell’ingegneria.
Troppo spesso, le donne sono sottorappresentate in questo campo e possono sentirsi scoraggiate o addirittura emarginate. Tuttavia, la presenza di donne di successo dimostra che le donne possono eccellere in questo settore e che il loro contributo è prezioso. Quando le giovani vedono donne di successo nel campo ingegneristico, possono sentirsi incoraggiate a perseguire i propri interessi. E aumentare il numero di donne ingegnere è fondamentale per sfidare gli stereotipi di genere che quotidianamente ci accompagnano e superare le barriere che le donne ancora oggi incontrano lungo il percorso.