Uno dei fenomeni che negli ultimi anni ha impattato maggiormente sulle nostre vite, modificando in un batter d’occhio le nostre abitudini e le nostre esigenze è senza ombra di dubbio lo streaming. Nato come strumento per la diffusione a mezzo internet di film, documentari e serie televisive, nell’arco di pochissimi anni lo streaming si è esteso a tanti altri settori legati al mondo dell’intrattenimento come quello dei videogame, degli e-sport e delle trasmissioni sportive. Oggi, pertanto, andremo a scoprire quali sono i numeri più recenti di questo fenomeno, tentando poi di capire quali sono i segreti sottesi a un simile successo.
Il merito di aver creduto prima di altri nelle potenzialità dello streaming è della statunitense Netflix che ha saputo creare, praticamente da zero, una alternativa alla TV digitale e satellitare. Il colosso delle riproduzioni online si è inserito all’interno di un contesto che in molti ritenevano saturo, ma con perseveranza e idee è riuscito a cambiare per sempre le regole del gioco. I numeri che negli ultimi anni ci giungono da Netflix, però, sono contrastanti: dopo una crescita costante e inesorabile per oltre un decennio, l’emittente statunitense negli ultimi mesi ha visto calare drasticamente il numero dei propri abbonati. Alla base di questa flessione c’è sicuramente un’offerta non più allettante come in passato, ma anche e soprattutto l’avvento della concorrenza con Amazon Prime Video e Disney+ che hanno messo in piedi la propria piattaforma con ottimi risultati.
I segreti del successo dello streaming risiedono sicuramente nell’immediatezza e nell’accessibilità allo strumento ludico, ma anche nel fatto che Netflix ha capito prima di altri che molti utenti preferiscono ormai guardare i propri programmi preferiti quando sono fuori casa o in viaggio, prediligendo quindi i device mobili a quelli fissi. La recente scelta del colosso statunitense di modificare la politica degli account condivisi, però, potrebbe andare a impattare in maniera significativa sul numero di abbonati e nelle ultime settimane è già arrivata una pioggia di disdette che non fa presagire nulla di buono.
Le riproduzioni in streaming non hanno però impattato significativamente solo sul mondo televisivo, cinematografico e delle serie televisive, ma negli ultimi cinque anni hanno monopolizzato anche quello delle trasmissioni sportive. Dazn e Amazon Prime Video hanno infatti acquisito i diritti della Serie A e della Champions League, mettendo alla corda l’emittente Sky che per anni ha vissuto in un regime di quasi monopolio. Lo streaming continua a riscuotere un enorme successo, però, non solo nel mondo dell’intrattenimento televisivo, cinematografico e delle serie TV, ma anche in quello di giochi come il poker stanno risentendo favorevolmente dell’esplosione del fenomeno dello streaming. Sono sempre di più i giocatori professionisti che hanno deciso di aprire il proprio canale Twitch e di trasmettere in diretta le proprie partite di poker.
Questa formula è particolarmente apprezzata dall’utenza, che grazie a queste piattaforme di riproduzione video riesce ad allacciare un rapporto diretto e senza intermediazioni con i propri idoli. Il poker, infatti, è probabilmente tra gli e-sport che hanno giovato maggiormente di queste piattaforme di riproduzione online e sta vivendo una seconda epoca d’oro dopo quella che, vissuta nei primi anni 2000, era stata favorita dallo sbarco sulle emittenti nazionali. Il gioco del poker si conferma quindi uno dei più attenti ai cambiamenti che avvengono all’interno della società, così come avvenuto anche per i casinò online, che proprio grazie allo streaming e a internet sono cresciuti a dismisura andando a scalzare i casinò terresti e tradizionali.
Come di semplice percezione stiamo parlando di dati che in pochi, se non nessuno, avrebbe potuto prevedere soli pochi anni fa, ma ormai la società è sempre più soggetta ai cambiamenti e alle mode del momento. La sensazione è che nel prossimo futuro lo streaming raggiungerà delle frontiere che non riusciamo neanche a ipotizzare, come testimoniato anche dal fatto che addirittura nel campo dell’arte sono sempre di più le mostre che possono essere “visitate” online e in 3D dagli appassionati.