Un team di fisici, guidato dal professore Tigran Sedrakyan dell’Università del Massachusetts, ha recentemente annunciato la scoperta di un nuovo stato della materia. Attraverso ricerche nel mondo quantistico, gli esperti hanno identificato uno stato della materia finora sconosciuto. Si tratta di uno stato chirale bose-liquido. Questa scoperta aggiunge quindi uno stato della materia ulteriore, oltre a quelli noti comunemente, ovvero solido – liquido – gassoso. Si apre quindi una nuova frontiera di possibilità nel mondo delle particelle elementari.
Il team di ricercatori ha utilizzato un “sistema quantistico frustrato” per rivelare il nuovo stato della materia. Questo sistema è caratterizzato da vincoli che impediscono alle particelle di interagire come farebbero normalmente. La ricerca ha rivelato risultati sorprendenti grazie all’interazione delle particelle stesse. Il dispositivo sperimentale utilizzato dai fisici consiste in un semiconduttore con due strati. Lo strato superiore è ricco di elettroni, mentre lo strato inferiore ha numerosi “fori” in cui gli elettroni possono muoversi. Tuttavia, la mancanza di abbastanza fori per ospitare tutti gli elettroni ha portato a un fenomeno interessante in presenza di un campo magnetico ultra forte.
Il “sistema quantistico frustrato” scelto dagli scienziati per identificare lo stato chirale bose-liquido rappresenta un campo di ricerca attivo nella fisica della materia condensata. Questi sistemi vincolati sono di particolare interesse perché possono mostrare comportamenti complessi che vanno oltre la somma delle parti individuali. L’analisi di tali sistemi offre una comprensione più approfondita delle dinamiche quantistiche e può portare alla scoperta di nuovi stati della materia. Un’utile analogia per comprendere questa situazione è quella del gioco delle sedie musicali. Ogni elettrone nel sistema deve “arrampicarsi” su diverse possibilità di posizione, poiché non c’è una “sedia” specifica su cui sedersi. Questo vincolo e la “frustrazione” associata hanno permesso ai fisici di identificare lo stato chirale bose-liquido all’interno di questo sistema.
Lo stato chirale bose-liquido presenta una serie di proprietà interessanti. Per esempio, gli elettroni possono congelarsi in un pattern prevedibile, mostrando una rotazione costante. Questo può avvenire anche a temperature prossime allo zero assoluto. Gli elettroni sono immuni alle influenze di altre particelle o campi magnetici e non subiscono alcuna interferenza da parte di tali fenomeni. Questa caratteristica li rende estremamente stabili.
Una delle caratteristiche uniche dello stato chirale bose-liquido è il fenomeno dell’entanglement quantistico a lungo raggio. Questo fenomeno consente alle particelle esterne che collidono con un elettrone di influenzare tutti gli elettroni presenti nel sistema. L’entanglement quantistico a lungo raggio è infatti un fenomeno che si verifica quando due o più particelle quantistiche si trovano strettamente correlate tra di loro, anche a distanze molto grandi. Questo fenomeno è stato definito da Einstein come “azione fantasmatica a distanza”. Infatti, sembra violare il principio di località, secondo cui gli oggetti possono influenzarsi solo se sono direttamente interagenti.
La scoperta dello stato chirale bose-liquido apre nuove prospettive per la ricerca futura nel campo della materia quantistica. Questo nuovo stato della materia rappresenta un’enorme opportunità per approfondire la nostra comprensione delle particelle elementari e dei meccanismi che governano il mondo quantistico. I risultati ottenuti da questo studio aprono la strada a ulteriori esplorazioni e scoperte nel campo della fisica della materia condensata. Gli scienziati potranno studiare più approfonditamente le proprietà uniche dello stato chirale bose-liquido e cercare di comprendere i suoi comportamenti quantistici. Ciò potrebbe contribuire a sviluppare nuove teorie e modelli che spiegano la complessità della materia a livello microscopico.
Inoltre, le implicazioni tecnologiche potenziali di questa scoperta sono estremamente interessanti. La stabilità degli elettroni nello stato chirale bose-liquido potrebbe essere sfruttata per avanzare nello sviluppo di sistemi di archiviazione digitale quantistica. Questi sistemi consentirebbero di memorizzare e manipolare informazioni su scala quantistica. Infine, la ricerca sulla materia quantistica potrebbe far luce su fenomeni ancora sconosciuti dell’Universo. Approfondire la comprensione dei fondamenti della materia e della sua interazione a livello microscopico ci avvicinerà a una visione più completa del nostro Universo. Ciò potrebbe rivelare segreti che cambieranno il nostro modo di concepire la realtà stessa.