I raggi UVA e UVB hanno effetti dannosi sulla pelle umana. Sono la causa di scottature, invecchiamento precoce della pelle e persino di un aumento del rischio di cancro. Per questo motivo, quando ci si espone al sole, la protezione dalla radiazione ultravioletta permette di prevenire danni alla pelle a breve e lungo termine. La scelta dei giusti materiali può svolgere un ruolo fondamentale nel creare una barriera protettiva contro entrambi i tipi di raggi.
Gli UVA e gli UVB rappresentano componenti significativi dello spettro solare, ma le loro interazioni con la pelle e i possibili effetti dannosi variano. Gli UVA, raggiungendo la Terra in quantità maggiore rispetto agli UVB, presentano lunghezze d’onda più lunghe e una penetrazione più profonda negli strati cutanei. Ciò li rende particolarmente dannosi poiché possono causare danni cellulari a livelli profondi della pelle, contribuendo all’invecchiamento prematuro e al rischio di cancro. Gli UVB sono caratterizzati da lunghezze d’onda più corte e maggiore energia, ma costituiscono solo una piccola frazione della radiazione UV che raggiunge la Terra. Gli UVB sono responsabili delle scottature solari, dell’invecchiamento della pelle e di danni oculari in caso di esposizione prolungata. Una prolungata esposizione può anche portare a danni al DNA cellulare e a un rischio aumentato di melanoma e altri tipi di cancro della pelle.
La scelta dei materiali gioca un ruolo importante nella protezione dalla radiazione UV. Tuttavia, è importante sottolineare che nessun materiale può offrire una protezione al 100%. Per una protezione ottimale, è consigliabile combinare l’uso di abbigliamento protettivo con l’applicazione di creme solari ad ampio spettro e non esporsi durante le ore di picco.
Tra le soluzioni più versatili e ampiamente utilizzate per la protezione dai raggi UV, troviamo i tessuti con un fattore di protezione ultravioletta (UPF). Questi tessuti sono progettati per ostacolare l’assorbimento dei raggi solari attraverso le loro fibre. Ma cosa significa il valore UPF? In termini semplici, l’UPF rappresenta il grado di protezione che un tessuto offre contro i raggi UV. Un tessuto con UPF 50, ad esempio, permetterà solo al/l’1/50 (o il 2%) dei raggi UV di passare attraverso di esso. I materiali con UPF sono spesso realizzati utilizzando tecniche di tessitura e colorazione avanzate. Si utilizzano fibre sintetiche come il nylon e il poliestere che offrono una maggiore resistenza alla radiazione solare. Questi tessuti sono impiegati in una vasta gamma di capi d’abbigliamento, dalla camicia leggera al costume da bagno, fornendo protezione durante le attività all’aperto.
Il colore e la densità del tessuto influenzano la quantità di energia solare assorbita e riflessa. I tessuti scuri convertono l’energia solare in calore, contribuendo a ridurre l’entità dei raggi UV che raggiungono direttamente la pelle. Un tessuto più denso offre una maggiore barriera contro i raggi UV, poiché c’è una minore distanza tra le fibre attraverso le quali la radiazione penetra. Un tessuto a tessitura stretta quindi ostacola la penetrazione della radiazione solare attraverso il suo intricato intreccio di fibre. L’uso di tessuti scuri e pesanti rappresenta una strategia di protezione solare che sfrutta sia le proprietà di assorbimento del colore che la densità del tessuto per offrire una difesa più completa. Tuttavia, nonostante il loro effetto protettivo, tali tessuti potrebbero risultare meno confortevoli in determinate condizioni climatiche.
L’aspetto della trama del tessuto può svolgere un ruolo importante nella sua capacità di proteggere dai raggi UVA e UVB. I tessuti a trama stretta, noti anche come tessuti a tessitura fitta, presentano una minore distanza tra le loro fibre. Questi tessuti, spesso utilizzati per realizzare capi a maniche lunghe e pantaloni, ostacolano la penetrazione dei raggi solari attraverso il tessuto stesso. Questo intreccio riduce la quantità di radiazione che raggiunge direttamente la pelle, fornendo un ulteriore livello di protezione. Questi tessuti possono essere particolarmente utili per chi desidera una protezione elevata senza dover sacrificare lo stile o la comodità. Sono la scelta ideale per trascorrere lunghe giornate all’aperto o partecipare ad attività come il trekking o il giardinaggio. Tuttavia, i tessuti a trama stretta potrebbero risultare meno traspiranti in ambienti caldi e umidi.
I tessuti trattati chimicamente vengono sottoposti a processi speciali in cui sostanze chimiche protettive vengono applicate al tessuto stesso. Queste sostanze agiscono come scudi contro i raggi UVA e UVB, offrendo un livello aggiuntivo di protezione senza dover cambiare il tessuto di base. Questo processo di trattamento chimico apre nuove opportunità, consentendo ai designer di integrare la protezione solare direttamente nei capi d’abbigliamento. L’utilizzo di tessuti trattati chimicamente può essere particolarmente vantaggioso per coloro che desiderano una protezione solare senza dover fare compromessi sullo stile. Questi tessuti possono essere utilizzati per una vasta gamma di abbigliamento, da cappelli e magliette a costumi da bagno e abbigliamento sportivo. Tuttavia, come con qualsiasi innovazione, occorre tenere conto dell’eventuale sensibilità della pelle alle sostanze chimiche utilizzate nei trattamenti. È importante quindi scegliere tessuti che siano stati testati per la sicurezza e l’efficacia.