Qual è la carne più costosa al mondo? La risposta ci porta in un universo culinario in cui la raffinatezza e la rarità si fondono in un’esperienza gastronomica unica. Tra queste eccellenze culinarie, la Blonde d’Aquitaine francese e il manzo Wagyu di Kobe giapponese si piazzano in cima alla classifica delle carni più pregiate e costose al mondo.
La carne di Blonde d’Aquitaine, anche conosciuta come Garonnese, e proveniente dall’allevamento-macelleria-ristorante “Polmard” a Parigi, è uno dei tesori gastronomici più preziosi al mondo. Con un prezzo medio di circa 3000 € al chilogrammo, questa carne vanta un valore eccezionale. Questo prezzo trova le sue radici nella rarità del prodotto sul mercato e nelle particolari tecniche di lavorazione. La chiave del suo prezzo elevato risiede nel metodo di “letargo”, che permette di conservare la carne per diversi anni senza comprometterne la qualità. L’allevamento di bovini Blonde d’Aquitaine avviene nell’ambiente aperto di Saint Mihiel, in Francia, dove i bovini godono di spazi ampi e ben curati. L’attenzione al benessere degli animali è fondamentale per preservare la tenerezza, il sapore e la qualità della carne.
La lavorazione della carne prevede una fase di frollatura, che varia da uno a due mesi a seconda dei tagli, del grasso e del pH della carne. Dopo la frollatura, la carne viene immediatamente ibernata in un laboratorio a Saint-Mihiel. Qui viene esposta a temperature estremamente basse (-43°C) e a un getto d’aria fredda ad alta velocità (120 km/h). Questo processo permette di conservare la carne a lungo, mantenendone al massimo la qualità e consentendo di gustarla in tutto il suo splendore “vintage”.
Il manzo Wagyu di Kobe è un nome familiare nell’ambito delle carni di lusso. Originario del Giappone, questo manzo è rinomato per il suo sapore straordinario e la sua incredibile morbidezza. Con un prezzo medio di circa 1000 € al chilogrammo, il manzo di Kobe rappresenta la carne più costosa al mondo dopo la Blonde d’Aquitaine. Il segreto dietro il prezzo elevato sta nel particolare metodo di allevamento dei bovini Wagyu, che comprende massaggi quotidiani e un’attenzione dettagliata alla loro alimentazione. Gli animali Wagyu si nutrono con ingredienti di alta qualità, tra cui crusca, fieno, granaglie e derivati della soia. Durante l’estate, viene somministrata loro birra o sake per agevolare la digestione e migliorare la qualità della carne.
Un trattamento così scrupoloso ha un obiettivo: ottenere una carne altamente marmorizzata. La marmorizzazione, ovvero la presenza di grassi ben distribuiti all’interno della massa muscolare, è responsabile della straordinaria tenerezza e del gusto del manzo di Kobe. I valori di marmorizzazione vengono valutati su una scala da 1 a 12, influenzando direttamente il prezzo della carne. Il manzo Wagyu di Kobe non è prodotto solo a Kobe, ma anche in altre zone del Giappone come Sanda, Omi e Matsusaka. L’interesse per la carne di Kobe sta crescendo anche in Italia. Nonostante l’allevamento di questi bovini sia ancora poco diffuso nel paese, la sua presenza sta guadagnando terreno, soprattutto in Toscana. La carne di manzo giapponese Wagyu è infatti apprezzata in tutto il mondo per la sua morbidezza, succosità e il caratteristico marmo di grasso che le conferisce un valore organolettico unico.
Le carni di alta qualità non sono solo una testimonianza della tradizione culinaria, ma anche un riflesso dell’evoluzione delle pratiche di allevamento e lavorazione nel corso dei secoli. Da una parte, ci sono tradizioni antiche che hanno plasmato l’arte di produrre carni pregiate, come nel caso del manzo Wagyu di Kobe, che ha le sue origini nel lontano 1869. Dall’altra, l’innovazione tecnologica e il desiderio di offrire esperienze culinarie hanno portato all’adozione di metodi moderni. Tra questi, troviamo anche l’ibernazione della carne praticata dall’allevatore Alexandre Polmard nel caso della Blonde d’Aquitaine. Questa combinazione di antica saggezza e tecnologia all’avanguardia rende queste carni così preziose. L’attenzione al benessere degli animali, la cura nella selezione delle razze, l’alimentazione equilibrata e l’uso di tecniche di lavorazione innovative si uniscono per creare un prodotto unico. La carne più costosa al mondo quindi va oltre il concetto di semplice cibo, trasformandosi in una forma d’arte.