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Virus del Dengue: 132 i casi accertati in Italia

Close-up shot of a mosquito blood sucking on human skin

In Italia, il virus del Dengue ha fatto la sua comparsa con soli due casi confermati iniziali, ma la situazione sta rapidamente evolvendo. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, il numero di casi confermati è ora salito a 132, tutti contratti all’estero. In questo articolo, esamineremo da vicino il virus del Dengue, i sintomi associati e le strategie per prevenirne l’infezione. Inoltre, analizzeremo la situazione attuale dei contagi in Italia.

Il virus del Dengue cos’è

Il virus del Dengue è una malattia virale trasmessa da zanzare del genere Aedes infettate dal virus Dengue (DENV), che presenta quattro diversi sierotipi. Questa malattia ha una diffusione predominante nelle regioni tropicali e subtropicali, ma ha dimostrato di poter trovare strada anche in Europa Continentale.

La sua forma endemica colpisce circa 100 paesi, tra cui l’Africa, l’America, il Sud e il Sud Est Asiatico, il Pacifico occidentale. Inoltre, sono frequentemente riportati casi di importazione associati ai viaggi in Europa. Nell’emisfero occidentale, il vettore principale è la zanzara Aedes aegypti, sebbene siano stati registrati casi trasmessi da Aedes albopictus.

La trasmissione del virus avviene agli esseri umani attraverso le punture di zanzara che hanno precedentemente punto una persona infetta. Il contagio non avviene direttamente tra gli esseri umani, anche se l’uomo rimane l’ospite del virus. Il virus, una volta penetrato nell’organismo, circola nel sangue della persona infetta per un periodo compreso tra 2 e 7 giorni. È proprio durante questo periodo che le zanzare possono prelevarlo e trasmetterlo ad altri.

Virus del Dengue

I sintomi e la diagnosi

Il virus del Dengue può manifestarsi in alcuni casi in modo asintomatico, ma spesso si accompagnano sintomi che includono:

  • Febbre: che si sviluppa tipicamente entro 5-6 giorni dalla puntura della zanzara, causando temperature elevate.
  • Mal di testa acuti.
  • Dolori attorno e dentro gli occhi.
  • Forti dolori muscolari e articolari.
  • Nausea e vomito.
  • Irritazioni cutanee, che possono persistere anche diversi giorni dopo l’insorgenza della febbre.

Per diagnosticare la presenza del virus, è possibile effettuare un’analisi di un campione di sangue alla ricerca del virus o di anticorpi specifici.

Prevenzione e trattamento

La prevenzione efficace del virus del Dengue implica l’evitare l’esposizione diretta alle zanzare vettori del virus. È possibile adottare diverse misure preventive, tra cui:

  • L’uso di repellenti per zanzare.
  • L’indossare abiti adeguati e protettivi.
  • L’utilizzo di zanzariere e tende.
  • L’eliminazione dei ristagni d’acqua nelle vicinanze delle aree abitate.
  • L’attuazione di campagne di disinfestazione per ridurre la popolazione di zanzare.

Nel caso in cui si contragga il virus del Dengue, non esiste una cura specifica. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, le persone infette guariscono completamente nel giro di qualche settimana. È consigliabile mantenere una buona idratazione, riposare per abbassare la febbre e seguire le indicazioni dei farmaci prescritti dal proprio medico.

Virus del Dengue

I casi del virus del Dengue in Italia

Secondo l’Istituto Superiore della Sanità, al 4 settembre 2023, sono stati notificati 10 casi del virus del Dengue in Italia. Questi casi sono associati a tre differenti episodi di trasmissione, verificatisi in provincia di Lodi, Roma e Latina. Nel corso dell’anno, finora, sono stati confermati un totale di 122 casi di Dengue diagnosticata in Italia, ma contratta all’estero.

Tra i casi segnalati, il 55,3% riguarda individui di sesso maschile, mentre il 44,7% riguarda individui di sesso femminile. L’età media delle persone colpite è di 35 anni, e fortunatamente, non sono stati riportati decessi. Tutte le persone infette sono guarite o stanno mostrando miglioramenti.

In tutti i casi, sono state adottate misure di disinfestazione contro le zanzare. Nelle aree in cui si è verificata una trasmissione locale, sono state attivate tutte le misure preventive previste, al fine di proteggere i trapianti e le trasfusioni.