In Israele, la situazione è diventata particolarmente tesa nelle ultime ore. Sabato mattina, dalla striscia di Gaza, sono stati lanciati numerosi razzi in direzione del centro e del sud di Israele. Questi attacchi sono stati accompagnati da un’incursione di diverse forze armate che hanno attraversato il confine, raggiungendo la città di Sderot. Una volta nella città, hanno aperto il fuoco prima di essere intercettati dalle Forze di Difesa israeliane.
I razzi lanciati dalla striscia di Gaza hanno raggiunto diverse città israeliane, tra cui Tel Aviv, Rishon Lezion, Holon e Bat Yam. Anche le città vicine alla striscia di Gaza, come Ashkelon e Sderot, sono state colpite. Questi attacchi hanno causato diverse vittime e numerosi feriti tra la popolazione civile e militare. Un razzo, in particolare, ha colpito un edificio nel Consiglio regionale di Gederot, nel sud di Israele, causando la morte di una donna.
L’escalation di violenza è avvenuta durante la festività ebraica di Simchat Torah e coincide con il 50° anniversario dell’attacco a sorpresa di Egitto e Siria contro Israele, noto come la guerra dello Yom Kippur del 1973. Mohammad Deif, leader militare di Hamas, ha rivendicato l’attacco, definendolo come “il giorno della grande rivoluzione”. Ha anche esortato diverse fazioni a unirsi nella resistenza.
Mentre la tensione cresce, i leader dell’opposizione israeliana hanno espresso il loro sostegno al governo e alle Forze di Difesa, sottolineando l’importanza dell’unità in questi momenti difficili. Nel frattempo, alcune manifestazioni previste sono state annullate in segno di solidarietà e cautela.
È essenziale considerare questi eventi nel contesto più ampio delle tensioni storiche e attuali tra Israele e Palestina. Entrambe le parti hanno subito perdite e sofferenze nel corso degli anni, e la complessità della situazione richiede un’analisi approfondita. La comunità internazionale continua a monitorare da vicino gli sviluppi, sperando in una soluzione pacifica e duratura al conflitto.