Fisica

Uno studio scopre come è possibile controllare il comportamento caotico della luce

La luce è un elemento fondamentale nella nostra vita quotidiana, e le ricerche in questo campo sono in costante evoluzione. Recentemente, un team di ricercatori ha raggiunto un importante traguardo nel controllo del comportamento caotico della luce.

La luce

La luce è una forma di radiazione elettromagnetica che si propaga attraverso lo spazio sotto forma di onde. Dal punto di vista fisico, la luce può essere descritta sia come un’onda che come una particella (fotone), secondo i principi della dualità onda-particella della teoria quantistica. Questo significa che la luce può manifestare comportamenti tipici delle onde, come l’interferenza e la diffrazione, ma anche comportamenti tipici delle particelle, come l’assorbimento e l’emissione di energia discretizzata in quanti. La velocità della luce nel vuoto è una costante fondamentale dell’universo e ha un valore approssimativo di circa 299.792.458 metri al secondo (circa 300.000 chilometri al secondo).

La luce può interagire con la materia in vari modi. Ad esempio, può essere assorbita da un materiale, trasformando l’energia luminosa in altre forme di energia come il calore. Può anche essere riflessa, rifratta o diffusa, a seconda delle proprietà del materiale attraverso il quale passa.

Dal punto di vista della teoria delle onde, la luce è descritta attraverso grandezze come lunghezza d’onda e frequenza. La lunghezza d’onda è la distanza tra due creste successive (o due avvallamenti successivi) di un’onda luminosa, ed è comunemente misurata in nanometri (1 metro = 1 miliardesimo di metro). La frequenza è il numero di oscillazioni dell’onda che si verificano in un secondo ed è misurata in terahertz (1 terahertz = 1 trilione di oscillazioni al secondo).

Cosa si intende per comportamento caotico della luce

Il comportamento caotico della luce si riferisce a fenomeni in cui l’intensità o la fase della luce variano in modo imprevedibile nel tempo, anche se il sistema che genera la luce è soggetto a leggi deterministiche. Questo significa che anche piccole variazioni nelle condizioni iniziali del sistema possono portare a risultati molto diversi nel tempo.

Un esempio comune di comportamento caotico della luce si trova nei laser con feedback ottico. In questi sistemi, la luce generata all’interno del laser può riflettersi e interferire con se stessa, dando luogo a comportamenti complessi e apparentemente casuali.

Un altro esempio è il fenomeno noto come “laser speckle”. Quando la luce coerente (come quella prodotta da un laser) attraversa un medium disordinato o viene riflesso da una superficie rugosa, si possono osservare pattern di intensità luminosa che cambiano nel tempo in modo imprevedibile. Anche se le leggi fisiche che governano questi fenomeni sono deterministiche, la complessità del sistema può rendere difficile la previsione precisa del comportamento della luce.

Il comportamento caotico della luce ha applicazioni pratiche in vari campi, tra cui l’ottica, la comunicazione ottica e l’elaborazione delle immagini. Può essere utilizzato anche in applicazioni come la generazione di segnali casuali per scopi crittografici o per la creazione di sorgenti di luce pseudo-casuali.

Questi fenomeni caotici della luce giocano un ruolo cruciale nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie avanzate, contribuendo a migliorare le performance e l’efficienza in una vasta gamma di applicazioni industriali e scientifiche.

Lo studio e sviluppo futuri

Lo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Photonics è il risultato del lavoro svolto dal collaborativo team del Cuny Graduate Center di New York, guidato dall’esperto italiano Andrea Alù. Questa ricerca mette in luce la capacità di controllare il comportamento caotico della luce. Per raggiungere questo obiettivo, il team ha progettato una spaziosa cavità a forma di stadio, caratterizzata da una parte superiore aperta e due canali posti sui lati opposti, che canalizzano la luce all’interno della cavità.

Questo intelligente design permette alla luce di entrare, rimbalzare e disperdersi, mentre quella che esce viene attentamente registrata. I canali posizionati in opposizione favoriscono l’interferenza dei fasci di luce all’interno della cavità, consentendo un preciso controllo della diffusione del raggio luminoso, attraverso un processo noto come controllo coerente, cioè l’uso della luce per gestire la luce.

Questa innovativa ricerca apre nuove prospettive nel campo del controllo della luce e potrebbe avere impatti significativi in ambiti come l’ottica avanzata, la comunicazione ottica e l’elaborazione delle immagini.

Published by
Valentina Maria Barberio