Le piastre a induzione stanno guadagnando sempre più popolarità tra le famiglie italiane negli ultimi anni. Tuttavia, stanno circolando informazioni allarmanti riguardo a presunti rischi per la salute legati all’uso di queste innovative apparecchiature. Cerchiamo di fare chiarezza su come funzionano e perché non c’è motivo di preoccuparsi.
Le piastre a induzione funzionano mediante il principio dell’induzione elettromagnetica. Le tradizionali piastre elettriche o a gas riscaldano direttamente la superficie della pentola. Al contrario, le piastre a induzione riscaldano il recipiente di cottura attraverso l’uso di campi magnetici. Sotto la superficie della piastra a induzione, ci sono delle bobine elettriche. Quando l’elettricità passa attraverso queste bobine, si crea un campo magnetico. Perché la cottura a induzione funzioni, il recipiente deve essere composto di un materiale magnetico, come ferro o acciaio inossidabile. I materiali magnetici infatti reagiscono al campo magnetico generato dalle bobine. Quando il recipiente magnetico si trova sulla superficie della piastra a induzione, il campo magnetico generato dalle bobine induce correnti elettriche all’interno del recipiente stesso.
Le correnti elettriche generate nel recipiente producono calore a causa della resistenza elettrica del metallo. Il calore si trasferisce quindi direttamente alla pentola o alla padella e, di conseguenza, al cibo contenuto all’interno. Una delle caratteristiche vantaggiose delle piastre a induzione è la loro capacità di raggiungere temperature molto elevate in breve tempo. Inoltre, possono essere regolate con precisione per mantenere una temperatura costante durante la cottura.
Le piastre a induzione sono estremamente efficienti dal punto di vista energetico, poiché trasformano quasi tutta l’energia elettrica in calore. A differenza delle piastre elettriche tradizionali, che generano calore anche attorno al recipiente, l’induzione si concentra solo sul recipiente stesso, riducendo lo spreco di energia. Le piastre a induzione riscaldano molto rapidamente grazie alla loro capacità di generare calore direttamente nel recipiente. Questo significa che i tempi di cottura sono più brevi rispetto alle piastre a gas o elettriche. Inoltre, non ci sono rischi legati a fughe di gas, per cui sono una scelta ideale per la sicurezza della casa. Un’altra caratteristica vantaggiosa è che la parte esterna della piastra rimane sempre fredda durante l’uso. Questo significa che non ci sono rischi di ustioni o carbonizzazione dei cibi o dei liquidi accidentalmente versati sulla superficie. Ciò migliora ulteriormente la sicurezza e riduce al minimo i possibili incidenti domestici.
Le piastre a induzione possono però essere più costose rispetto alle piastre elettriche o a gas. Tuttavia, nel lungo termine, l’efficienza energetica può aiutare a risparmiare sulle bollette. I recipienti devono essere magnetici per funzionare sulle piastre a induzione. Per questo le pentole e padelle in alluminio o rame non funzioneranno a meno che non abbiano un fondo magnetico. Le piastre a induzione richiedono una fonte di elettricità costante per funzionare. In caso di interruzioni di corrente, non saranno quindi utilizzabili come le piastre a gas.
Una delle principali preoccupazioni riguarda l’emissione di radiazioni elettromagnetiche pericolose da parte delle piastre a induzione. Tuttavia, secondo esperti e agenzie di sicurezza, come l’International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection (ICNIRP), questi timori sono infondati. Le piastre a induzione operano a frequenze basse o intermedie, comprese tra 20 e 100 kHz. Queste frequenze sono simili a quelle emesse da molti altri dispositivi comuni in casa, come schermi di televisori o computer, radio, lampadine a risparmio energetico, Wi-Fi e forni a microonde. Questo significa che le radiazioni emesse non sono diverse da quelle a cui siamo già esposti quotidianamente.
Inoltre, gli standard di sicurezza per i produttori di piastre a induzione sono molto stringenti. L’ICNIRP ha stabilito che la radiazione magnetica da queste piastre non può superare il valore di riferimento di 6,25 microTesla (μT) a 30 cm dalla zona di cottura quando si utilizza una singola piastra. Questo limite è considerato sicuro per la salute umana. Il ministero della Salute svizzero ha addirittura dichiarato che il valore di sicurezza non viene superato quando una persona cucina a una distanza di 5 o 10 cm dai fornelli, indipendentemente dal numero di piani cottura utilizzati. In pratica, questo significa che non ci sono rischi significativi per la salute.
Un’altra preoccupazione comune riguarda il possibile impatto delle piastre a induzione sul valore nutrizionale degli alimenti. Si è diffusa la credenza che i cibi cotti su queste piastre potrebbero subire modificazioni chimiche. Queste alterazioni ne farebbero perdere valore nutrizionale o causerebbero effetti dannosi sulla salute. Tuttavia, non esiste alcuna prova scientifica che supporti tali affermazioni. Gli alimenti preparati sulle piastre a induzione, così come nel forno a microonde, non cambiano la loro composizione chimica e non contengono sostanze nocive. Il cibo cucinato su queste piastre assorbe infatti solo il calore dalla padella, per cui non può in alcun modo essere danneggiato dalla radiazione emessa.
Inoltre, poiché le piastre a induzione offrono un controllo preciso della temperatura, è possibile cucinare gli alimenti alla giusta temperatura senza il rischio di bruciarli o sovracuocerli. Questo non solo preserva il valore nutrizionale degli alimenti ma garantisce anche che siano cucinati in modo sicuro ed equilibrato.