Capodanno non è solo l’occasione per cenoni e fuochi d’artificio: è un mosaico di usanze, tradizioni storiche e superstizioni affascinanti. Scopriamo insieme 10 fatti sorprendenti su questa festa che celebra l’inizio di un nuovo anno.
Il primo Capodanno registrato nella storia è il 1° gennaio del 4713 a.C., una data teorica stabilita dallo storico Giuseppe Scaligero nel ‘500.
Nell’antichità, il Capodanno non cadeva il 1° gennaio. La riforma del calendario di Giulio Cesare nel 46 a.C. spostò l’inizio dell’anno a gennaio, dedicato al dio Giano. Prima, a Roma, il Capodanno era celebrato il 1° marzo.
Capodanni memorabili includono il 1785, con la nascita della prima edizione del Times, e il 1° gennaio 1863, quando Lincoln decretò l’abolizione della schiavitù. Nel 1948, la Costituzione italiana entrò in vigore, e nel 1983, con l’adozione del protocollo IP, nacque Internet.
I fuochi d’artificio, un simbolo della San Silvestro, furono inventati dai cinesi nell’VIII secolo d.C. Arrivarono in Europa nel XIII secolo, usati per festeggiare le vittorie militari, ma divennero popolari solo nel Seicento. I primi fuochi d’artificio erano privi di colore, perché la colorazione, ottenuta aggiungendo sali alla polvere pirica, fu ideata solo a metà del Settecento.
Il primo posto nel mondo a festeggiare Capodanno è l’isola di Kiribati, in Oceania. Gli ultimi sono gli abitanti delle Samoa Americane, dove il nuovo anno arriva 23 ore dopo.
Gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale (Iss) celebrano Capodanno alle 00:00 UTC, il fuso orario di Greenwich, nonostante vedano l’alba e il tramonto 16 volte al giorno.
Nel 2014, Dubai ha stabilito un record nel Guinnes dei primati per il Capodanno, con circa mezzo milione di fuochi artificiali lanciati in sei minuti, illuminando 94 km di costa.
Un bacio a mezzanotte sotto un rametto di vischio è considerato di buon auspicio, un’usanza legata alla mitologia scandinava e alla storia della dea Frigg e suo figlio Balder.
Indossare biancheria rossa nella notte di San Silvestro, secondo il folclore cinese, allontana Niàn, un mostro che emerge dalle profondità marine.
Il Capodanno buddista in Thailandia
In Thailandia, il Capodanno buddista (Songkran), celebrato a metà aprile, è caratterizzato da tre giorni di battaglie con l’acqua, simbolo di purificazione e rinnovamento.
L’usanza di salutare l’anno nuovo con un tuffo nel Tevere fu iniziata da Rick De Sonay, italo-belga, nel 1946. Vestito in costume da bagno e cappello a cilindro, finita l’impresa, faceva il segno di stare bene, guadagnandosi così il soprannome di Mr. Ok.
A Mănăstirea Humorului, in Romania, si festeggia vestendosi da capre. In Mongolia, si tengono gare di lotta libera, mentre a Stonehaven, in Scozia, si svolge una processione con palle infuocate.
Queste curiosità dimostrano come il Capodanno sia un’occasione per unire le persone in tutto il mondo, celebrando la fine di un anno e l’inizio di un altro con usanze uniche e significative.