La Festa della Mamma, celebrata in molte parti del mondo la seconda domenica di maggio, rappresenta un’occasione speciale per esprimere gratitudine e amore nei confronti delle madri. Questa scelta di data non è casuale, ma affonda le sue radici in una serie di tradizioni storiche e decisioni che hanno plasmato questa festività nel corso dei secoli.
La decisione di festeggiare la maternità durante la primavera è simbolica. La primavera è tradizionalmente associata al rinnovamento della natura e alla fertilità, temi strettamente legati alla maternità. Già nell’antica Grecia si celebravano feste in onore di Rea, madre degli dei, durante la primavera. Anche i Romani avevano le loro celebrazioni, dette Hilaria, dedicate alla madre degli dei, Cibele, nei giorni a cavallo dell’equinozio di primavera.
Con l’avvento del cristianesimo, molte delle tradizioni pagane furono reinterpretate o sostituite da festività cristiane. In particolare, il quarto periodo della Quaresima era tradizionalmente dedicato alla celebrazione della “Madre Chiesa”. Questa festività religiosa si trasformò gradualmente in un’occasione per onorare le madri in senso più generale.
Il moderno movimento per la celebrazione della Festa della Mamma ebbe inizio negli Stati Uniti grazie agli sforzi di Anna Jarvis, che nel 1908 organizzò una commemorazione per sua madre e iniziò a promuovere la festa come un modo per onorare il contributo delle madri nella società. Jarvis propose la seconda domenica di maggio come data ufficiale per la festività, un momento nel quale molte famiglie potevano riunirsi e celebrare insieme, essendo un periodo lontano da altre festività maggiori e durante una stagione climaticamente mite in gran parte del paese.
Il successo della campagna di Jarvis portò il presidente Woodrow Wilson, nel 1914, a proclamare ufficialmente la seconda domenica di maggio come Festa della Mamma negli Stati Uniti. Da lì, la festività si diffuse rapidamente in altre nazioni, adottando spesso la stessa data per una celebrazione universale che permette di condividere simboli e significati trasversali.
La scelta della seconda domenica di maggio come giorno dedicato alle madri è dunque il risultato di un’intreccio di fattori storici, culturali e sociali che hanno visto nella primavera il momento ideale per celebrare la vita e la fertilità, temi tanto cari al concetto di maternità. Oggi, questa data è diventata un simbolo di riconoscimento del ruolo fondamentale che le madri hanno nella formazione della società e nel sostegno delle famiglie, attraversando confini e culture in un tributo universale all’amore materno.