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È impossibile che gli alieni non esistono’: astronauti super convinti di questo | ‘Presto ne incontreremo e riusciremo a parlaci’

Rappresnetazione di una galassia sullo sfonto, in primo piano una persona su una roccia

Scoperta rivoluzionaria sull'Universo - www.sciencecue.it

Siamo soli nell’Universo? Questa è una delle domande fondamentali alla quale la scienza non ha ancora potuto rispondere. O forse sì.

Fin dall’alba dei tempi, l’umanità è stata affascinata dalla possibilità dell’esistenza di forme di vita extraterrestri. Le antiche civiltà, con le loro mitologie e leggende, hanno spesso immaginato esseri provenienti da altri mondi, dotati di poteri straordinari. Questo interesse ha trovato espressione in innumerevoli modi, dai testi sacri ai racconti popolari, dalle opere d’arte ai più moderni film di fantascienza. L’idea che non siamo soli nell’universo ha alimentato sia la curiosità che la paura, generando un dibattito che continua ancora oggi.

Nel corso dei secoli, con l’avanzare delle conoscenze scientifiche, l’interesse per la vita extraterrestre si è trasformato da mera speculazione a una questione di indagine scientifica. Gli astronomi e i ricercatori hanno iniziato a scrutare il cielo con strumenti sempre più sofisticati, alla ricerca di segnali che potessero indicare la presenza di altre civiltà. La scoperta dei primi esopianeti ha aperto nuove possibilità, rendendo più concreto il sogno di trovare pianeti simili alla Terra in grado di ospitare la vita.

L’umanità ha anche iniziato a inviare messaggi nello spazio, sperando che qualche intelligenza aliena li intercetti e risponda. Questi tentativi, iniziati negli anni ’60, non hanno ancora prodotto risultati, ma non hanno scoraggiato gli scienziati. La vastità dell’universo, con i suoi miliardi di stelle e pianeti, rende la ricerca complessa e le probabilità di successo incerte, ma la speranza persiste.

Il fascino per gli alieni non è solo una questione scientifica, ma anche culturale. Film, libri e serie TV continuano a esplorare l’idea di incontri con altre civiltà, riflettendo le nostre paure e aspirazioni. Questi racconti spesso ci invitano a riflettere sulla nostra natura e sul nostro posto nell’universo, alimentando un dialogo globale che abbraccia la filosofia, la religione e la scienza.

La nuova prospettiva di Rosemary Coogan

Secondo Rosemary Coogan, la più recente astronauta del Regno Unito, è “estremamente improbabile” che gli esseri umani siano soli nell’universo. Coogan, che ha completato il suo addestramento con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ad aprile, sostiene che le dimensioni enormi dell’universo rendono quasi certo che esistano altre forme di vita. Durante un’intervista al Farnborough International Airshow, ha affermato che, statisticamente parlando, è molto improbabile che la Terra sia l’unico pianeta ad ospitare la vita. Gli astronomi hanno recentemente scoperto 85 pianeti al di fuori del nostro Sistema Solare che potrebbero sostenere la vita.

Questi pianeti, noti come esopianeti, sono situati in zone abitabili dove le condizioni potrebbero essere simili a quelle della Terra. La scoperta è stata accolta con grande entusiasmo dalla comunità scientifica, poiché rappresenta un passo significativo nella ricerca di vita extraterrestre. Tuttavia, la distanza di questi pianeti dalla Terra rappresenta una sfida significativa. Gli esopianeti si trovano a distanze che variano da 70 trilioni a 15 quintilioni di miglia, rendendo attualmente impossibile inviare sonde o esploratori umani per studiarli da vicino. Nonostante queste difficoltà, gli scienziati non sono scoraggiati e continuano a esplorare il nostro Sistema Solare alla ricerca di indizi che possano rivelare la presenza di vita.

Tramonto sul Pianeta Rosso, Marte
Marte potrebbe aver ospitato la vita (Depositphotos foto) – www.sciencecue.it

Le scoperte della Nasa e il futuro della ricerca

La NASA ha recentemente intensificato i suoi sforzi, pianificando il lancio di tre nuove sonde prima della fine del decennio, con l’obiettivo di trovare vita al di fuori della Terra. Inoltre, solo pochi giorni fa, gli scienziati della NASA hanno scoperto un elemento fondamentale per la vita su Marte: lo zolfo elementare, nascosto in un gruppo di cristalli gialli. Questa scoperta rappresenta un’altra tessera del puzzle nella ricerca di vita su Marte, un pianeta che continua a sorprendere gli scienziati con i suoi misteri.

Rosemary Coogan, originaria di Belfast, è stata selezionata come candidata astronauta dell’ESA nel 2022, distinguendosi tra oltre 22.500 candidati. Al momento, è impegnata in compiti operativi a terra, in attesa di essere assegnata a una missione fuori dal pianeta e a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Coogan ha sottolineato l’importanza dell’esplorazione spaziale, non solo per trovare altre forme di vita, ma anche per comprendere meglio la storia e il futuro dell’universo.