Missioni lunari e problemi di salute degli astronauti | La soluzione ai problemi è tutta italiana e si chiama ‘Muro della morte’
Un innovativo metodo di allenamento per astronauti sulla Luna ed è tutto italiano. Ecco di cosa si tratta.
Gli astronauti che si avventurano nello spazio affrontano una serie di sfide fisiche significative. L’assenza di gravità comporta numerosi problemi, tra cui il deterioramento muscolare, la perdita di densità ossea e problemi di circolazione. Questi effetti sono causati dalla mancanza di gravità che permette al corpo umano di mantenere la sua forma e forza abituali. Quando gli astronauti passano lunghi periodi nello spazio, il loro corpo inizia a subire cambiamenti che possono avere conseguenze durature sulla loro salute.
La microgravità nello spazio provoca un indebolimento dei muscoli, poiché non sono utilizzati come sulla Terra. Gli astronauti sperimentano una riduzione della massa muscolare, che può compromettere la loro capacità di svolgere attività fisiche e affrontare situazioni di emergenza. Inoltre, la perdita di densità ossea è un problema serio, poiché le ossa non sono sollecitate a sostenere il peso del corpo, portando a un rischio maggiore di fratture.
Oltre a questi problemi, la circolazione sanguigna è notevolmente influenzata dalla microgravità. Il sangue tende a spostarsi verso la parte superiore del corpo, causando gonfiore del viso e una riduzione del volume sanguigno nelle gambe. Questo può portare a difficoltà nel mantenere la pressione sanguigna e a una sensazione di stanchezza costante. Inoltre, la permanenza prolungata nello spazio può influenzare il sistema nervoso centrale, alterando il controllo motorio e l’equilibrio.
La ricerca per trovare soluzioni efficaci a questi problemi è in corso, con l’obiettivo di garantire la salute e il benessere degli astronauti durante le loro missioni. Una delle sfide principali è sviluppare programmi di allenamento che possano essere praticati nello spazio, dove le condizioni sono molto diverse da quelle terrestri. Le attrezzature devono essere adattate per funzionare in microgravità e devono essere efficaci nel mantenere la massa muscolare e la densità ossea degli astronauti.
Un metodo rivoluzionario per l’allenamento degli astronauti sulla Luna
Un team di ricercatori dell’Università degli Studi di Milano ha sviluppato un metodo innovativo per l’allenamento degli astronauti che stazioneranno a lungo sulla Luna. Questo metodo prevede l’uso di un cilindro di 10 metri di diametro, simile ai “wall of death” usati dai motociclisti acrobatici. Gli astronauti, correndo orizzontalmente lungo la parete verticale del cilindro, possono creare una gravità artificiale laterale che simula le condizioni terrestri.
I test condotti dal team di ricerca hanno coinvolto volontari sospesi con un’imbragatura a bande elastiche, che riducevano il loro peso corporeo di 5/6 rispetto al valore terrestre. Questo ha permesso ai volontari di correre orizzontalmente sul muro, raggiungendo velocità tra i 19 e i 22 km/h. La ricerca, pubblicata sulla rivista Royal Society Open Science, ha dimostrato che questo tipo di esercizio può mantenere la massa muscolare e la densità ossea a livelli simili a quelli terrestri.
Benefici del metodo di allenamento m-wall
Correre orizzontalmente sulla parete del cilindro permette agli astronauti di generare una gravità artificiale laterale superiore a quella che si sperimenta sulla Luna. Questo aiuta a mantenere le condizioni osteomuscolari, cardiocircolatorie e neuromotorie degli astronauti, prevenendo il deterioramento fisico causato dalla permanenza prolungata in microgravità. Inoltre, l’esercizio a corpo libero coinvolge il senso dell’equilibrio, migliorando il controllo motorio.
Il professor Alberto Minetti, coordinatore dello studio, ha spiegato che saranno sufficienti due sessioni di pochi minuti al giorno per ottenere benefici significativi. Inoltre, le pareti dei moduli abitativi degli astronauti, che sono previsti circolari, possono essere utilizzate per questo tipo di allenamento, riducendo al minimo lo spazio extra necessario per il soggiorno sulla Luna. Questo metodo rappresenta una soluzione pratica ed efficace per mantenere la salute degli astronauti durante le missioni a lungo termine.