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Scoperto un grande bacino d’acqua sotto i Monti Iblei in Sicilia

I Monti Iblei, con le loro caratteristiche geologiche uniche, hanno sempre affascinato studiosi e appassionati di natura. Questa catena montuosa, situata nella parte sud-orientale della Sicilia, offre paesaggi mozzafiato e una biodiversità sorprendente. Tra le sue valli e cime, nasconde segreti che solo di recente stanno venendo alla luce grazie a ricerche avanzate e tecnologie moderne.

Da tempo, la Sicilia affronta problemi legati alla gestione delle risorse idriche. L’isola, caratterizzata da estati calde e inverni miti, soffre frequentemente di siccità, una condizione che mette a dura prova sia la popolazione che le attività agricole.

Le riserve d’acqua sono sempre più scarse e la distribuzione diventa ogni anno più problematica, costringendo le autorità a razionare l’acqua per evitare situazioni di emergenza. La situazione idrica in Sicilia è diventata particolarmente critica negli ultimi anni, con invasi praticamente vuoti e una dipendenza crescente dalla stagione delle piogge.

Questa incertezza crea preoccupazione tra gli agricoltori e gli allevatori, che vedono le loro coltivazioni e il bestiame a rischio. La ricerca di soluzioni sostenibili e innovative è quindi diventata una priorità assoluta per garantire un futuro più stabile all’isola.

La scoperta del bacino d’acqua in Sicilia

Nel novembre del 2023, una notizia ha acceso nuove speranze: la scoperta di una vasta falda acquifera sotto i Monti Iblei. Questo bacino idrico, stimato contenere oltre 17 miliardi di metri cubi d’acqua, è stato individuato dai ricercatori dell’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma) in collaborazione con le università di Malta e Roma 3. La falda si trova tra Vizzini e Licodia, a una profondità di circa 800 metri, una profondità che rende il suo accesso relativamente facile.

Secondo il professor Lorenzo Lipparini dell’Ingv, questa scoperta potrebbe essere fondamentale per risolvere la crisi idrica che affligge la Sicilia. “Lì sotto abbiamo stimato la presenza di oltre 17 miliardi di metri cubi d’acqua e pensiamo anche che possa essere potabile”, ha dichiarato Lipparini. Se confermata, questa risorsa idrica potrebbe non solo soddisfare le necessità immediate della popolazione, ma anche fornire una soluzione a lungo termine per l’agricoltura e gli allevamenti, settori vitali per l’economia siciliana.

Cascate d’acqua – sciencecue.it

Le prospettive future e le sfide da affrontare

La realizzazione di un pozzo per accedere a questa falda potrebbe richiedere circa un mese, seguito da test per determinare la qualità dell’acqua e lavori per integrarla nella rete idrica esistente. Tuttavia, Lipparini avverte che, nonostante le tempistiche tecniche siano rapide, la burocrazia potrebbe rallentare il processo. La Protezione Civile regionale della Sicilia ha già manifestato interesse, contattando i ricercatori per valutare la fattibilità del progetto nel più breve tempo possibile.

Questa scoperta rappresenta una speranza concreta per risolvere una crisi che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura e gli allevamenti della regione. Molte coltivazioni sono andate perse per la mancanza d’acqua e gli allevatori hanno enormi difficoltà ad abbeverare il bestiame. La disponibilità di una riserva idrica così significativa potrebbe invertire questa tendenza negativa, offrendo nuove opportunità di sviluppo e stabilità per l’intera Sicilia.

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Francesco Menna