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Vacanze estive compromesse: i mari italiani ne sono pieni | Scovato uno degli animali più velenosi al mondo: è mortale

Caravella portoghese sulla sabbia

Caravella portoghese sulla sabbia (Volkan Yuksel foto) - www.sciencecue.it

Quando si fa il bagno in mare bisogna stare molto attenti all’eventuale presenza di specie che possono essere pericolose.

Quando si parla di animali marini, l’immaginario collettivo si popola di creature affascinanti e, a volte, pericolose. La vastità degli oceani ospita una varietà di specie che, per ragioni di sopravvivenza, hanno sviluppato meccanismi di difesa particolarmente efficaci.

Tra gli animali marini più temuti, vi sono gli squali, predatori di grandi dimensioni dotati di sensi acuti e forza straordinaria. Tuttavia, non sono solo gli squali a destare preoccupazione. Vi sono altre specie meno conosciute ma altrettanto pericolose. Alcuni pesci, come il pesce pietra, possiedono spine velenose che possono infliggere dolore intenso e, in casi estremi, risultare fatali.

Passando ai molluschi, il cono geografico è un predatore letale grazie al suo dardo velenoso, capace di immobilizzare rapidamente le prede. Anche le meduse non sono da sottovalutare. Alcune, come la medusa scatola, sono tra le creature più velenose del mondo, con un veleno che può causare gravi danni al sistema nervoso umano.

Un altro gruppo di animali marini pericolosi comprende i cefalopodi. Il polpo dagli anelli blu, per esempio, ha un veleno potentissimo che può paralizzare in pochi minuti. Queste creature, spesso di piccole dimensioni, nascondono una letalità sorprendente.

La caravella portoghese: un pericolo alieno nei nostri mari

Tra le specie marine che hanno suscitato notevole preoccupazione in tempi recenti c’è la Caravella portoghese (Physalia physalis). Originaria dell’Atlantico, questo sifonoforo è facilmente riconoscibile per la sua caratteristica sacca galleggiante di color azzurro acceso, denominata pneumatoforo. Questa sacca, simile a una vela, permette alla caravella di sfruttare i venti e le correnti marine per spostarsi.

La Caravella portoghese non dispone di organi deputati alla locomozione, motivo per cui è alla mercé delle correnti. I suoi lunghissimi tentacoli, che possono raggiungere i cinquanta metri di lunghezza, sono fortemente urticanti e rappresentano un grave rischio per chi entra in contatto con essi. Il veleno di questi tentacoli può causare dolore intenso, shock anafilattico e, in rari casi, la morte.

Caravella portoghese in acqua
Caravella portoghese in acqua (Islands in the Sea 2002, NOAA/OER foto) – www.sciencecue.it

Avvistamenti recenti nel Mediterraneo

Negli ultimi tempi, la presenza di questa pericolosa specie aliena è stata documentata anche nel Mediterraneo. Un esemplare di Caravella portoghese è stato avvistato nelle acque del mare di Lampedusa. L’esemplare, fotografato dal personale dell’Area Marina Protetta Isole Pelagie, era il secondo documentato in quel braccio di mare in pochi giorni.

Prima di questi avvistamenti a Lampedusa, altri esemplari erano stati segnalati in altre zone del Mediterraneo che bagnano la costa meridionale del Paese, come quello rinvenuto morto sulla spiaggia di Capo Peloro, nello Stretto di Messina, dai biologi della Società di Ricerca Necton ad aprile dello scorso anno.