I robot ti sostituiscono in casa | Pronti per essere acquistati: addio colf, badanti e babysitter
Da secoli, i robot umanoidi hanno affascinato la mente umana, diventando protagonisti in numerose opere di letteratura e cinema. Ora è arrivato il momento di accoglierli in casa nostra.
Sin dai tempi del mito di Pigmalione, la possibilità di creare una copia dell’essere umano ha alimentato sogni e incubi, incarnati in figure che sfidano il confine tra ciò che è umano e ciò che è meccanico. La letteratura di fantascienza, in particolare, ha esplorato in profondità il tema dei robot umanoidi, spesso rappresentandoli come specchi delle nostre paure e speranze.
Nel cinema, la figura del robot umanoide ha trovato una rappresentazione particolarmente forte. Dagli androidi di Blade Runner ai più recenti esempi come quelli visti nella serie Westworld, queste figure spesso rappresentano il punto d’incontro tra tecnologia avanzata e dilemmi morali. Il cinema ha il potere di dare vita visiva a queste entità, rendendole ancora più reali.
Con il passare del tempo, l’evoluzione tecnologica ha reso queste figure sempre più sofisticate. Se inizialmente i robot umanoidi erano spesso descritti come macchine goffe e rigide, oggi la loro rappresentazione si avvicina a quella di esseri umani in tutto e per tutto, sia nella forma che nei comportamenti.
Mentre la letteratura e il cinema hanno avuto un ruolo fondamentale nel plasmare la nostra percezione dei robot umanoidi, è nel mondo reale che questi concetti stanno prendendo forma. L’ingegneria robotica ha compiuto passi da gigante, trasformando la fantascienza in realtà tangibile. Oggi, i robot umanoidi non sono più solo un prodotto dell’immaginazione, ma stanno diventando parte integrante della nostra società.
Il robot umanoide G1 di Unitree
In questo contesto di rapida evoluzione tecnologica, l’azienda cinese Unitree si è distinta con la presentazione del robot umanoide G1. Questo modello rappresenta un significativo passo avanti rispetto ai suoi predecessori, sia in termini di design che di funzionalità.
Il G1, con un’altezza di 1,32 metri e un peso di circa 35 chilogrammi, è progettato per essere non solo compatto, ma anche altamente versatile. Dotato di una serie di sensori avanzati, tra cui un LiDAR 3D e una camera di profondità, il G1 è in grado di muoversi e interagire con l’ambiente in modo autonomo.
Un robot avanzato
La vera innovazione, però, risiede nella capacità del G1 di adattarsi a una vasta gamma di compiti. Con braccia in grado di sollevare fino a 2 kg e una velocità di movimento di 2 metri al secondo, questo robot rappresenta un esempio concreto di come la tecnologia robotica stia avanzando verso un futuro in cui i robot umanoidi potrebbero diventare parte della vita quotidiana.
Il costo relativamente accessibile di 16.000 dollari per la versione base del G1 lo rende un’opzione interessante per un pubblico più ampio, segnando un passo significativo verso la produzione di massa di robot umanoidi.