Home » Nuovo Virus, la scoperta è inquietante | Attenzione agli animali domestici: sono loro che ci infetteranno

Nuovo Virus, la scoperta è inquietante | Attenzione agli animali domestici: sono loro che ci infetteranno

Animali da compagnia

Animali da compagnia (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it

Negli ultimi decenni, abbiamo assistito a un numero crescente di nuove malattie virali che emergono in tutto il mondo e che sono sempre più preoccupanti.

L’aumento del commercio globale, i cambiamenti climatici e la crescente urbanizzazione hanno facilitato la diffusione di patogeni in regioni precedentemente non esposte. Di conseguenza, i virus che un tempo erano confinati a specifiche aree geografiche stanno ora trovando nuove strade per diffondersi, aumentando il rischio di pandemie globali.

Questi virus emergenti spesso provengono da animali selvatici, un fenomeno noto come zoonosi. Il contatto diretto tra esseri umani e animali selvatici, sia attraverso la caccia che il commercio di carne, aumenta le probabilità di trasmissione di virus dagli animali all’uomo.

Molte di queste malattie zoonotiche sono inizialmente difficili da identificare e possono manifestarsi con sintomi simili a quelli di altre malattie, rendendo complicata una diagnosi tempestiva.

Le epidemie di virus zoonotici non sono solo una questione di salute pubblica, ma anche di disinformazione. In un mondo sempre più connesso, le informazioni viaggiano velocemente, ma spesso non sono accurate. Fake news e teorie del complotto possono diffondersi tanto rapidamente quanto il virus stesso, creando confusione e paura tra la popolazione. Questo rende fondamentale la comunicazione chiara e basata su evidenze scientifiche da parte delle autorità sanitarie.

La trasmissione del vaiolo delle scimmie dagli animali all’uomo

Inoltre, le disparità regionali nella gestione delle epidemie giocano un ruolo cruciale. Mentre in alcune aree del mondo le infrastrutture sanitarie sono sufficientemente robuste da contenere la diffusione di nuovi virus, altre regioni, soprattutto quelle meno sviluppate, lottano per far fronte a queste emergenze.

Queste differenze mettono in luce la necessità di una cooperazione internazionale per affrontare in modo efficace le minacce virali emergenti. Il vaiolo delle scimmie, noto anche come Mpox, è un esempio lampante di come i virus possano passare dagli animali agli esseri umani.

Rappresentazione del vaiolo delle scimmie
Rappresentazione del vaiolo delle scimmie (Depositphotos foto) – www.sciencecue.it

Il rischio di contagio e le differenze regionali

Questo virus, scoperto per la prima volta nelle scimmie in un laboratorio danese nel 1958, è diffuso prevalentemente in Africa tra primati e piccoli roditori. Nelle aree endemiche, il virus viene trasmesso all’uomo principalmente attraverso morsi o contatti diretti con sangue, carne o fluidi corporei di un animale infetto.

In Europa, i casi di Mpox sono attualmente sotto controllo, grazie a un’adeguata sorveglianza e a misure di prevenzione efficaci. Tuttavia, in Africa, la situazione è diversa. La presenza del sottotipo più aggressivo del virus, il Clade I, ha portato a una diffusione più ampia e difficile da contenere. Nonostante le paure legate a possibili contagi attraverso animali domestici o selvatici in Europa, non sono stati segnalati casi del genere. Tuttavia, rimane fondamentale evitare il contatto non protetto con animali selvatici per ridurre al minimo i rischi di trasmissione.