Carte di credito, gli esperti di sicurezza lanciano una grave allerta | Basta uno smartphone per fregarti tutti i soldi
Attenzione alle nuove truffe legate alle carte di credito: con uno semplice cellulare ti possono rubare molti soldi.
L’evoluzione dei pagamenti ha seguito un percorso lungo e affascinante, dalla moneta fisica ai sistemi digitali che oggi conosciamo. Inizialmente, i pagamenti elettronici nacquero come un’alternativa alla moneta contante, con la creazione di strumenti come le carte di credito negli anni ’50.
Questo tipo di pagamento ha rapidamente guadagnato popolarità grazie alla sua comodità, permettendo ai consumatori di effettuare transazioni senza la necessità di trasportare denaro contante. Negli anni successivi, l’infrastruttura delle carte di credito si è espansa e sofisticata, includendo innovazioni come i chip EMV, che hanno migliorato la sicurezza delle transazioni.
Questi sviluppi hanno permesso ai pagamenti elettronici di diventare uno strumento fondamentale nell’economia globale, facilitando il commercio sia a livello locale che internazionale. Tuttavia, con l’aumento dell’utilizzo delle carte di credito è emerso anche il problema della sicurezza, con criminali informatici sempre più sofisticati che tentano di aggirare le difese messe in atto.
Parallelamente, l’avvento di Internet e delle tecnologie mobili ha portato alla nascita di nuovi metodi di pagamento, come il mobile banking e i pagamenti contactless, che sfruttano la tecnologia NFC (Near Field Communication).
Il malware NGate e le nuove minacce per le carte di pagamento
Queste tecnologie hanno ulteriormente semplificato le transazioni, permettendo ai consumatori di pagare con un semplice gesto del loro smartphone o smartwatch. Tuttavia, l’integrazione della tecnologia NFC ha anche introdotto nuove vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate da attori malintenzionati.
Un esempio concreto di queste nuove minacce è rappresentato dal malware NGate, recentemente scoperto dalla società di sicurezza ESET. Questo sofisticato software malevolo prende di mira i dispositivi Android, sfruttando il lettore NFC per rubare i dati delle carte di pagamento. In pratica, NGate è in grado di clonare carte di credito e bancomat, consentendo agli aggressori di utilizzare queste carte presso sportelli ATM o terminali POS.
La diffusione di NGate e il rischio per gli utenti di mobile banking
NGate viene diffuso attraverso tecniche di phishing ben consolidate, con gli aggressori che inviano messaggi alle vittime spingendole a installare un’app dannosa camuffata da legittima applicazione bancaria.
Una volta installata, l’app richiede l’attivazione del modulo NFC e la scansione della carta di pagamento, permettendo così ai criminali di acquisire tutte le informazioni necessarie per clonare la carta. Questo tipo di attacco è stato rilevato in diverse varianti in Repubblica Ceca, ma gli esperti avvertono che il principio potrebbe essere sfruttato in altri scenari.