Computer governati da cervelli umani | I protagonisti di questa svolta macabra sono i neuroni: genialata o pura follia?
Un’innovazione senza precedenti che coinvolge neuroni, computer e naturalmente, cervelli. Di cosa stiamo parlando?
I neuroni, unità fondamentali del sistema nervoso, sono specializzati nella trasmissione di segnali elettrici e chimici nel corpo. Queste cellule sono in grado di comunicare tra loro attraverso sinapsi, che permettono il passaggio delle informazioni da un neurone all’altro.
La struttura complessa e dinamica dei neuroni li rende essenziali per ogni funzione del cervello, dalla regolazione dei movimenti al pensiero complesso. Una caratteristica distintiva dei neuroni è la loro capacità di adattarsi e formare nuove connessioni in risposta a stimoli e apprendimenti.
Questo processo, noto come plasticità neuronale, è alla base dell’apprendimento e della memoria. La plasticità permette al cervello di riorganizzarsi e di modificare la propria struttura funzionale in seguito a nuove esperienze o traumi, dimostrando la sua straordinaria flessibilità.
I neuroni non solo comunicano tra loro, ma sono anche responsabili della ricezione e dell’elaborazione di segnali provenienti dall’esterno. Attraverso recettori specializzati, essi captano informazioni sensoriali che vengono poi elaborate nel cervello per generare risposte appropriate. Questo sistema complesso di ricezione, elaborazione e risposta è fondamentale per l’interazione con l’ambiente circostante e per il mantenimento dell’omeostasi.
Un nuovo approccio alla biocomputing
La comprensione del funzionamento dei neuroni è stata al centro di molte ricerche scientifiche, spingendo gli scienziati a esplorare le potenzialità di queste cellule al di là del loro ruolo naturale nel corpo umano. Negli ultimi anni, le scoperte in questo campo hanno aperto nuove frontiere, non solo nella medicina, ma anche in ambiti tecnologici innovativi. Un’azienda svizzera chiamata FinalSpark ha fatto un passo avanti nell’utilizzo dei neuroni umani per creare piattaforme di calcolo.
Questa innovativa “Neuroplatform” utilizza organoidi cerebrali, piccoli cluster di neuroni coltivati in laboratorio, per sviluppare un sistema di calcolo biocomputazionale. Il progetto punta a offrire una soluzione più efficiente dal punto di vista energetico per supportare l’intelligenza artificiale, riducendo il consumo energetico di migliaia di volte rispetto ai sistemi attuali.
La tecnologia dei “living computers”
Gli scienziati possono ora “affittare” questa piattaforma per $500 al mese, permettendo loro di accedere a un cervello umano in miniatura per condurre ricerche. Questi organoidi, connessi a elettrodi e stimolati tramite neurotrasmettitori come la dopamina, mostrano una capacità di apprendimento simile a quella del cervello umano.
La Neuroplatform di FinalSpark potrebbe rappresentare un punto di svolta nella biocomputing, offrendo una nuova frontiera per lo sviluppo di intelligenze artificiali capaci di apprendere e adattarsi in modo molto più efficiente rispetto ai sistemi tradizionali.