Mummia di sirena appena ritrovata | Sfatati tutti i miti, non ha sembianze umane: avviate le analisi dei ricercatori – FOTO
Il mistero della mummia di sirena famosissima è stato svelato dai ricercatori.
Nel corso degli anni, alcune mummie scoperte in diverse parti del mondo hanno rivoluzionato la nostra comprensione delle antiche civiltà. Una delle più celebri è senza dubbio quella del faraone Tutankhamon, rinvenuta nel 1922 nella Valle dei Re, in Egitto, dall’archeologo Howard Carter.
Un’altra mummia di grande rilevanza è quella di Ötzi, conosciuto anche come “l’uomo del Similaun”, scoperta nel 1991 nelle Alpi tra Italia e Austria. Risalente a circa 5.300 anni fa, Ötzi è la mummia umana meglio conservata in Europa e ha fornito dettagli straordinari sulla vita dell’uomo nell’età del rame, come abitudini alimentari, attrezzature utilizzate e persino tatuaggi rituali.
In Sud America, le mummie ritrovate nelle Ande, come quella del bambino Inca di Llullaillaco, conservano perfettamente corpi umani a causa delle basse temperature. Questa mummia, scoperta nel 1999, ha fornito preziosi indizi sui sacrifici rituali dei bambini nella cultura Inca.
Infine, non si può non citare la mummia di Ramses II, scoperta nel 1881 e oggi conservata al Museo Egizio del Cairo. Ramses II è uno dei faraoni più potenti dell’antico Egitto, e la sua mummia ha permesso di studiare in dettaglio le tecniche avanzate di imbalsamazione sviluppate dagli Egizi.
Le scoperte più strane degli ultimi anni
Tra le scoperte più strane degli ultimi anni, spicca quella di una misteriosa “mummia di sirena” lunga 30 centimetri, conservata nel tempio Enju-in nella città di Asakuchi, in Giappone. Questo bizzarro manufatto, che per secoli ha alimentato leggende locali, è stato oggetto di indagini scientifiche condotte dalla Kurashiki University of Science and the Arts (Kusa).Il manufatto, custodito per decenni in una custodia di legno, presentava il torso di una scimmia e la coda di un pesce.
Attraverso radiografie, test del Dna e altre analisi, è stato rivelato che la “mummia di sirena” non è affatto un essere mitologico, ma piuttosto un pupazzo costruito con materiali come stoffa, cotone e carta, ricoperti di pelle di pesce e peli animali. Al suo interno non sono stati trovati elementi scheletrici, ad eccezione della mandibola, che è stata prelevata da un pesce.
La scoperta delle mummia pupazzo
L’indagine scientifica sulla “mummia di sirena” ha rivelato quanto sia complesso distinguere tra mito e realtà, soprattutto in culture come quella giapponese, dove creature mitologiche hanno un forte significato simbolico e religioso. La scoperta che la sirena non era altro che un manufatto artificiale ha comunque aggiunto un tassello importante alla comprensione delle credenze e delle tecniche artigianali del passato.
Il fatto che questo pupazzo sia stato realizzato con tanta cura, utilizzando una combinazione di materiali naturali come pelle di pesce, peli animali e carta, riflette anche l’abilità degli artigiani dell’epoca nel creare manufatti che potessero sembrare autentici. L’analisi della “mummia di sirena” ci ricorda come, nei secoli passati, la linea tra scienza, mito e tradizione fosse spesso sfumata, portando alla creazione di oggetti che sfidano la nostra comprensione moderna, ma che raccontano molto della cultura e delle credenze di coloro che li hanno realizzati.