Dieta, con il digiuno vita più lunga, ma c’è il rovescio della medaglia | Farlo per troppo tempo risulta dannoso: cosa dicono gli esperti
Dieta e digiuno per quanto tempo si possono portare avanti? Ecco le conseguenze estreme per chi sceglie di non mangiare per molto tempo secondo gli esperti.
La dieta apporta benefici importanti per la salute. Infatti, perdere qualche chilo riduce il rischio di infarto e di malattie cardiovascolari in generale, agevola i movimenti e aiuta a respirare correttamente. Anche il digiuno può essere salutare, a patto che sia controllato. Digiunare per poco tempo aiuta a eliminare le tossine e a ridurre lo stress.
Le conseguenze sono devastanti nel lungo periodo. Una dieta equilibrata consente di fornire all’organismo tutto ciò di cui ha bisogno: proteine, carboidrati, grassi – sì servono anche loro – vitamine, sali minerali, ecc. Il segreto è nell’ottenere le quantità giuste, ovvero esattamente quelle che il corpo è in grado di assimilare, cioè di bruciare.
Un regime alimentare sano consente anche di sgarrare, proponendo nella dieta una porzione di dolce ogni tanto. Quando le conseguenze di una dieta o di un digiuno possono essere distruttive per il corpo umano e come trovare il giusto equilibrio?
Una ricerca condotta dal MIT Massachusetts Institute of Technology ha evidenziato come il digiuno fatto bene consente di aiutare le cellule staminali, con un aumento dell’aspettativa di vita dell’11%. Questa importante ricerca del biologo Omer Yilmaz è stata portata avanti sui topi e i risultati sono incredibili!
Dieta e digiuno aumentano l’aspettativa di vita?
La ricerca ha diviso dei topi in due gruppi: uno dove è stata avviata la sperimentazione e l’altro di controllo. Il primo gruppo ha digiunato per 24 ore, mentre l’altro ha mangiato come al solito. Poi gli scienziati hanno prelevato delle cellule staminali da entrambi i gruppi, scoprendo così che le cellule dei topi rimasti a digiuno si sono riprodotte di più. La rigenerazione cellulare è importante perché riduce il rischio di malattie e consente di intervenire su ferite gravi senza il trapianto, come avviene nella chirurgia rigenerativa.
Più l’età avanza, però, e più si riduce la capacità dell’organismo di produrre cellule staminali. Il risultato è che le persone più anziane hanno maggiori rischi rispetto a quelle più giovani di contrarre malattie degenerative. Perché le cellule staminali si rigenerano quando c’è un digiuno? Lo studio evidenzierebbe come l’attività di bruciare i grassi per ottenere l’energia che non arriva dal cibo porti a un aumento nella produzione di cellule staminali.
Dieta e digiuno, come gestire il tutto
La dieta equilibrata e il digiuno a intermittenza – gli esperti consigliano quest’ultimo almeno 5 giorni per un mese – con lo stretto indispensabile di carboidrati, proteine e vitamine favoriscono la rigenerazione cellulare. Al momento la ricerca è ancora in fase di studio, perciò si devono aspettare ulteriori approfondimenti prima di parlare di certezza. I primi risultati fanno ben sperare.
Infatti gli scienziati hanno evidenziato che l’aspettativa di vita aumenta, perché il corpo ringiovanisce. Il digiuno moderato con il controllo di un dietologo esperto non crea nessun problema, anzi, comporta benefici per la salute. Un digiuno a caso e prolungato, invece, può provocare danni seri all’organismo.