Scoperta la causa delle onde sismiche anomale che fecero impazzire i sismografi di tutto il mondo
Un’enorme frana in Groenlandia ha generato un mega-tsunami, causando un segnale sismico globale senza precedenti.
Le onde sismiche rappresentano una delle manifestazioni più affascinanti e studiate del comportamento della Terra. Si generano durante un terremoto, quando l’energia accumulata nelle rocce viene improvvisamente rilasciata, creando vibrazioni che si propagano attraverso la crosta terrestre. Queste onde viaggiano a velocità impressionanti, attraversando continenti e oceani, permettendo ai sismologi di raccogliere informazioni preziose sulla struttura interna del nostro pianeta.
Esistono vari tipi di onde sismiche, tra cui le più note sono le onde P (primarie) e le onde S (secondarie). Le onde P, le più veloci, sono onde di compressione che possono muoversi attraverso solidi, liquidi e gas, mentre le onde S, che viaggiano più lentamente, si propagano solo nei solidi, deformando il materiale perpendicolarmente alla direzione di propagazione. La combinazione di questi movimenti complessi rende le onde sismiche strumenti fondamentali per lo studio della geofisica.
Le onde sismiche non si limitano a diffondersi solamente sulla superficie terrestre. Possono infatti viaggiare anche nel mantello e nel nucleo, attraversando zone profonde e remote della Terra. Ciò che emerge dalla loro propagazione sono indicazioni cruciali non solo per identificare terremoti, ma anche per studiare fenomeni geologici meno visibili, come i movimenti tettonici e vulcanici.
I terremoti a oggi sono uno dei fenomeni naturali più potenti e distruttivi che affliggono il nostro pianeta. Si verificano a causa del movimento delle placche tettoniche, enormi frammenti della crosta terrestre che si muovono lentamente e costantemente. Quando queste placche si scontrano, scivolano l’una sull’altra o si separano, l’energia accumulata viene rilasciata in forma di onde sismiche, provocando vibrazioni e scosse che possono causare danni ingenti alle infrastrutture e perdite di vite umane.
Un evento anomalo colpisce la Groenlandia
Nel cuore dell’Artico, un evento geologico straordinario ha scosso il pianeta intero. Un segnale sismico anomalo, durato ben nove giorni e rilevato da stazioni in tutto il mondo, ha tenuto gli scienziati con il fiato sospeso.
Ma cosa ha potuto causare una perturbazione così estesa e prolungata? La risposta è sorprendente e preoccupante allo stesso tempo: un mega-tsunami generato da un’enorme frana in Groenlandia.
Il mega-tsunami e le sue cause
Un team internazionale di ricercatori, coordinato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha svelato il mistero di questo fenomeno unico. Una vasta porzione di una montagna nel remoto fiordo di Dickson, in Groenlandia, è crollata in mare, innescando un’onda gigantesca alta oltre 200 metri.
Il ricercatore Pietro Poli dell’Università di Padova ha rivelato: “Le analisi multidisciplinari dei dati hanno confermato che il mega tsunami derivato dalla frana è stato uno dei più alti mai registrati nella storia recente, raggiungendo onde di 200 metri all’interno del fiordo. A circa 70 chilometri di distanza, le onde di tsunami hanno raggiunto i 4 metri di altezza, danneggiando una base di ricerca sull’isola di Ella Ø”.
Ma quali sono le cause di questa catastrofe naturale? Gli scienziati indicano con chiarezza il cambiamento climatico come il principale responsabile. Lo scioglimento dei ghiacci ha indebolito la base della montagna, rendendola instabile e predisponendola al collasso.
Le conseguenze globali
L’impatto dell’onda di tsunami si è fatto sentire ben oltre i confini della Groenlandia. Le vibrazioni generate dall’enorme massa d’acqua in movimento si sono propagate attraverso la Terra, creando un segnale sismico globale unico nel suo genere.
Questo evento sottolinea l’importanza di monitorare costantemente le regioni polari, sempre più vulnerabili agli effetti del riscaldamento globale. Eventi estremi come frane e tsunami potrebbero diventare più frequenti in futuro, con potenziali impatti devastanti sulle comunità costiere e sugli ecosistemi.