Questa scoperta è una bomba | Svelata quella che è stata l’anomalia del secolo scorso: si tratta di un nuovo sistema di gruppi sanguigni
Una rivelazione scientifica che potrebbe cambiare il modo in cui comprendiamo le trasfusioni e la compatibilità del sangue.
I gruppi sanguigni sono classificazioni del sangue umano basate sulla presenza o assenza di specifici antigeni sui globuli rossi. I due sistemi principali sono il sistema ABO e il sistema Rh. Nel sistema ABO, il sangue può essere di tipo A, B, AB o O, a seconda degli antigeni presenti. Nel sistema Rh, il sangue è classificato come Rh positivo (se l’antigene Rh è presente) o Rh negativo (se assente).
La compatibilità dei gruppi sanguigni è cruciale nelle trasfusioni. Ricevere sangue incompatibile può causare gravi reazioni immunitarie, che possono essere fatali. Pertanto, è fondamentale identificare correttamente il gruppo sanguigno sia del donatore che del ricevente prima di qualsiasi trasfusione.
Inoltre, i gruppi sanguigni hanno anche implicazioni nella salute e nella medicina. Alcuni studi suggeriscono che i diversi gruppi sanguigni possano influenzare la suscettibilità a determinate malattie e le risposte a farmaci e vaccinazioni.
La determinazione del gruppo sanguigno è un procedimento semplice e veloce, che può essere effettuato in laboratorio con un semplice prelievo di sangue. Conoscere il proprio gruppo sanguigno è importante non solo per motivi medici, ma anche per questioni legate alla donazione di sangue e alla compatibilità nelle gravidanze.
La scoperta del nuovo gruppo sanguigno
Nel corso della carriera, Louise Tilley si è imbattuta in un misterioso campione di sangue che ha sfidato la comprensione scientifica per oltre trent’anni. Era il 1972 quando medici notarono un’anomalia in un campione prelevato da una donna incinta: i globuli rossi sembravano privi di un antigene ritenuto onnipresente nel sangue umano. Questa mancanza era particolarmente preoccupante, poiché gli antigeni definiscono i gruppi sanguigni e un errore nella compatibilità durante una trasfusione può avere conseguenze fatali.
Dopo aver iniziato a lavorare per il Servizio sanitario nazionale del Regno Unito, Tilley è stata incoraggiata a indagare su questo enigmatico campione. Nonostante la speranza iniziale che la ricerca fosse semplice, i risultati si sono dimostrati complessi e hanno richiesto un lungo lavoro di analisi e confronto con altri campioni con lo stesso antigene mancante. Questo sforzo ha portato Tilley e il suo team a dedicare quasi due decenni per risolvere il mistero.
Le implicazioni della scoperta
La pubblicazione dei risultati sulla rivista scientifica Blood ha segnato la scoperta del 47esimo sistema di gruppi sanguigni, grazie all’identificazione di un antigene sconosciuto ribattezzato AnWj. La maggior parte della popolazione è AnWj-positiva, ma coloro che sono AnWj-negativi sono estremamente rari, con stime che parlano di meno di decine di migliaia di persone nel mondo. Questa scoperta è cruciale per garantire trasfusioni sicure per i pazienti con questo gruppo sanguigno, poiché è essenziale fornire sangue compatibile per evitare gravi complicazioni.
Il team di ricerca ha anche identificato il gene Mal come responsabile della presenza dell’antigene AnWj. Attraverso una serie di esperimenti, hanno dimostrato che le cellule AnWj-negative mancavano dell’antigene a causa di specifiche mutazioni genetiche. Sebbene rimangano alcuni punti da chiarire, come le condizioni che innescano queste mutazioni, la scoperta rappresenta un progresso significativo nella comprensione dei gruppi sanguigni e nella sicurezza delle trasfusioni per chi ha questo raro tipo di sangue.