Camminare fa bene alla salute, ma sfatiamo i falsi miti | Inutile farlo se si mangia questo alimento: non va proprio toccato
C’è una precisa tipologia di alimento che non andrebbe toccata nemmeno nel caso in cui si affrontino lunghe camminate.
Alimentarsi correttamente è una delle chiavi principali per affrontare al meglio le proprie giornate, soprattutto quando si prevede di praticare attività fisica. Non si tratta solo di scegliere cosa mangiare, ma di mantenere una dieta equilibrata nel tempo, in modo che il corpo riceva sempre i nutrienti necessari per funzionare al meglio. Chi pratica attività fisiche come il trekking, che richiedono energia e resistenza, deve prestare particolare attenzione a questo aspetto.
Le esigenze nutrizionali possono variare a seconda del tipo di attività che si intende svolgere. Camminare a lungo su un terreno pianeggiante non comporta le stesse richieste energetiche di una camminata in montagna, con dislivelli e condizioni climatiche diverse. Anche fattori esterni come il sole, il caldo o il freddo giocano un ruolo importante nel determinare il tipo di alimentazione più adatto. Non si deve, quindi, sottovalutare l’impatto che una corretta nutrizione può avere sul nostro benessere fisico.
La preparazione alimentare non si limita al giorno stesso dell’attività, ma deve essere parte di una routine continua che coinvolge anche i giorni precedenti e successivi. Un’alimentazione bilanciata ci permette di affrontare l’attività fisica al massimo delle nostre possibilità, ma è altrettanto importante per il recupero delle energie dopo uno sforzo prolungato. Creare abitudini alimentari sane è fondamentale per chi vuole mantenere un livello di benessere costante nel tempo.
Uno degli errori più comuni riguarda l’idea che mangiare dolci possa fornirci l’energia necessaria per affrontare un’attività fisica intensa. Questa convinzione, ben radicata, non tiene conto del fatto che il nostro corpo è una macchina molto più complessa di una semplice caldaia. I dolci raffinati, pur fornendo un’immediata carica di zuccheri, determinano un rapido innalzamento della glicemia che, a lungo andare, può compromettere la nostra resistenza.
Come scegliere gli alimenti giusti
Per mantenere energia durante un’escursione o una camminata, è importante scegliere alimenti che siano in grado di offrire un rilascio energetico costante e graduale. Mangiare dolci o prodotti industriali ricchi di zuccheri raffinati potrebbe sembrare una buona idea, ma in realtà si tratta di una falsa soluzione. Al contrario, questi alimenti creano un picco glicemico seguito da una rapida caduta dell’energia, lasciando il corpo privo delle riserve necessarie.
Un’alimentazione a base di farine integrali, proteine di qualità e grassi sani, invece, favorisce una digestione più lenta e un rilascio costante di energia. Optare per pane integrale, semi oleaginosi o dolci fatti in casa con farine naturali, può garantire un apporto di nutrienti che sosterrà il corpo nel lungo periodo. Questi alimenti non solo aiutano a mantenere livelli di energia stabili, ma riducono anche l’infiammazione del corpo, migliorando la capacità di sopportare lo sforzo fisico.
L’importanza della colazione prima del trekking
Un altro elemento fondamentale per affrontare bene una giornata di trekking è la colazione. Iniziare la giornata con un pasto ben bilanciato tra carboidrati, proteine e grassi è cruciale per dare al corpo il giusto segnale di abbondanza. Questo stimola il metabolismo a consumare energia piuttosto che accumularla, evitando così improvvisi cali glicemici durante l’attività.
Colazioni ricche di fibre insolubili e nutrienti di qualità stabilizzano i livelli di zucchero nel sangue, garantendo un’energia duratura senza bisogno di ricorrere a spuntini zuccherati. Anche in questo caso, la classica colazione con brioche e caffè creerebbe solo un successivo buco nello stomaco; perciò va evitata.