Una coppia di Panda cinesi giganti sono ritornati negli USA
Il ritorno di due panda giganti cinesi negli USA segna un importante passo nella cooperazione internazionale tra i due Paesi.
Due giovani panda giganti, Bao Li e Qing Bao, sono i nuovi protagonisti del National Zoo di Washington D.C., e il loro arrivo segna l’inizio di un’importante nuova fase per lo zoo e la conservazione della specie negli Stati Uniti. Dopo aver fatto un lungo viaggio dalla Cina, con una breve tappa in Alaska, i due panda sono stati accolti con entusiasmo e hanno già generato grandi aspettative tra i visitatori, che potranno vederli solo dopo un periodo di quarantena.
L’arrivo di Bao Li e Qing Bao è particolarmente significativo in quanto avviene meno di un anno dopo il ritorno in Cina di Xiao Qi Ji, il panda nato allo Smithsonian. Questo evento segna non solo il rinnovato impegno dello Smithsonian nella cura di questa specie, ma anche l’importanza che la panda diplomacy continua ad avere nelle relazioni internazionali. L’entusiasmo per il ritorno dei panda è testimoniato anche dai lavori di ristrutturazione effettuati al loro habitat, che ora offre un ambiente più ricco e interattivo, grazie a un investimento di 1,7 milioni di dollari.
Una quarantena necessaria
Prima che i due panda possano fare il loro debutto al pubblico, sarà necessario un periodo di quarantena di circa 30 giorni. Durante questo tempo, Bao Li e Qing Bao saranno monitorati da esperti veterinari per assicurarsi che siano in salute e pronti ad adattarsi al nuovo ambiente. Questo processo è essenziale per garantire la sicurezza.
La quarantena, sebbene non visibile al pubblico, è una fase importante. È un’occasione per gli esperti di studiare il comportamento dei panda in un contesto nuovo, per accertarsi che siano a loro agio e abbiano il supporto necessario. Solo dopo questo periodo sarà possibile introdurli alla loro nuova casa, che include ampi spazi, una piscina e strutture su cui arrampicarsi, progettati per replicare il loro habitat naturale e stimolare il loro comportamento esplorativo.
Panda diplomacy: un simbolo di cooperazione internazionale
L’utilizzo dei panda giganti come strumenti diplomatici, noto come panda diplomacy, ha radici profonde nelle relazioni tra Cina e Stati Uniti. Questa pratica risale al 1972, quando, in seguito alla storica visita del presidente Nixon in Cina, il governo cinese donò due panda allo Smithsonian come simbolo di amicizia. Da quel momento, i panda sono diventati una presenza fissa e amatissima al National Zoo, contribuendo a rafforzare i legami tra i due Paesi e sensibilizzando il pubblico sull’importanza della conservazione.
Nel caso di Bao Li e Qing Bao, il loro arrivo fa parte di un prestito di 10 anni, durante il quale lo zoo pagherà 1 milione di dollari all’anno. Questa somma, però, non è solo un costo, ma rappresenta un contributo diretto ai progetti di conservazione dei panda in Cina. Grazie a queste iniziative, il panda gigante, un tempo considerato a rischio critico di estinzione, ha visto un aumento della popolazione in natura. Secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), dal 2014 la popolazione di panda selvatici è cresciuta del 17%, portando la specie a essere classificata come “vulnerabile”, un miglioramento significativo rispetto al precedente status di “in pericolo”.
Un legame che si rafforza
Il National Zoo non è estraneo alla panda diplomacy. Prima dell’arrivo di Bao Li e Qing Bao, un’altra coppia di panda ha vissuto a Washington per più di vent’anni. Mei Xiang e Tian Tian, genitori di Xiao Qi Ji, sono stati una presenza centrale nello zoo, dando alla luce quattro cuccioli, tutti poi ritornati in Cina come parte degli accordi internazionali. Ora, Bao Li e Qing Bao continuano questa eredità, portando nuova vita e nuovi legami tra le due nazioni.
Oltre agli Stati Uniti, altre nazioni ospitano panda giganti nell’ambito di accordi simili, tra cui Qatar, Mosca e Berlino. Questi prestiti internazionali non solo rafforzano i rapporti diplomatici, ma svolgono un ruolo fondamentale nella sensibilizzazione del pubblico globale riguardo alla conservazione. I panda, con il loro fascino universale, riescono a catturare l’attenzione di persone di ogni età e cultura.
L’importanza della conservazione e l’eredità dei panda
La storia dei panda giganti al National Zoo ha radici profonde, e ogni nuova generazione di panda porta con sé un’eredità speciale. Bao Li, per esempio, è il nipote di Mei Xiang, e il suo arrivo segna un ritorno delle linee familiari che hanno fatto la storia dello zoo. Con Bao Li e Qing Bao, lo Smithsonian continua a promuovere una cultura di conservazione e educazione, sensibilizzando il pubblico su temi come la perdita di habitat e l’importanza di proteggere le specie a rischio.
La Giant Panda Cam, una webcam che permette al pubblico di osservare i panda in tempo reale, ha registrato oltre 100 milioni di visualizzazioni durante il soggiorno degli ultimi panda. Questo dato non solo evidenzia l’attrazione che i panda esercitano sul pubblico, ma dimostra anche quanto sia efficace il loro ruolo di ambasciatori della biodiversità. Grazie a iniziative come questa, lo Smithsonian continua a promuovere una forte connessione tra gli esseri umani e il mondo naturale, un legame che è essenziale per garantire la protezione delle specie in via di estinzione.