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Pistoia: trovato un fungo molto raro, ecco di cosa si tratta

È stato trovato un fungo rarissimo ed è da record: scoperta unica nei boschi del pistoiese. Scopri i dettagli!

I boschi italiani, noti per la loro biodiversità e bellezza, non smettono mai di riservare sorprese. L’ultima in ordine di tempo è stata una straordinaria scoperta fatta da Roberto Carta, un ingegnere civile di 34 anni, residente a Montemurlo, in provincia di Prato. Fin da bambino, Roberto ha coltivato una grande passione per la micologia, ereditata dal padre, che lo ha guidato nella scoperta di funghi rari e prelibati. Durante una delle sue recenti escursioni, Roberto ha avuto l’opportunità di trovare un esemplare di Grifola Frondosa Maitake dal peso record di 1,6 kg.

La passione di una vita

Roberto ricorda vividamente le sue prime esperienze di raccolta funghi a soli cinque anni, quando seguiva il padre nei boschi. “Quella passione è cresciuta con me” afferma. Suo padre, noto esperto micologo degli anni ’80, era un pioniere nella ricerca di funghi, e veniva contattato dal gruppo micologico di Firenze per identificare diverse specie. “Era un cercatore di funghi molto attento, interessato non solo ai porcini, ma anche a varietà più rare e poco conosciute” racconta Roberto, con orgoglio.

Dopo la morte del padre nel 2019, Roberto ha deciso di continuare a seguire le orme paterne. Ogni uscita nei boschi è diventata un modo per onorare la memoria del padre e per trasmettere a sua volta l’amore per la natura. Spesso porta con sé la madre e gli amici, trasformando la ricerca in un’attività condivisa e di grande piacere.

La scoperta del Grifola Frondosa

La Grifola Frondosa, conosciuta anche come Maitake, è un fungo molto raro, che cresce principalmente in Italia e in Giappone. Il suo aspetto, simile a un bouquet di petali sovrapposti, lo rende facilmente riconoscibile, ma non è comune trovarlo in dimensioni così imponenti. Questo fungo è rinomato non solo per il suo sapore delicato, ma anche per i suoi molteplici benefici per la salute, motivo per cui è molto apprezzato nella cucina e nella medicina orientale. “Quando ho trovato questo esemplare così grande, sono rimasto esterrefatto. Non mi era mai capitato nulla di simile“, racconta Roberto, il quale è ben consapevole delle potenzialità culinarie del suo ritrovamento.

Funghi (Pixabay FOTO) – www.sciencecue.it

La battaglia per la conservazione

Nonostante la gioia per la scoperta, Roberto si trova ora ad affrontare una sfida inaspettata: mantenere il fungo intatto per consentire eventuali studi scientifici. “Mia mamma non vede l’ora di cucinarlo – dice ridendo – e la capisco, è davvero delizioso. Credo che sarà una battaglia persa” ammette. La tentazione di utilizzare un ingrediente così raro è forte, ma Roberto è determinato a preservare il fungo il più a lungo possibile.

La storia di Roberto Carta e della sua scoperta unica mette in luce non solo l’importanza della micologia, ma anche il legame profondo che si può instaurare con la natura. Ogni uscita nei boschi rappresenta un momento di connessione con il passato, con la figura del padre e con la bellezza del mondo naturale. La passione per i funghi non è soltanto un hobby; è un modo per vivere il presente, onorare le tradizioni familiari e, soprattutto, scoprire le meraviglie della biodiversità.

Con la crescente attenzione verso la sostenibilità e la conservazione dell’ambiente, storie come quella di Roberto diventano fondamentali. La raccolta dei funghi non è solo un’attività ricreativa, ma anche un’opportunità per educare le persone sull’importanza di preservare l’ecosistema forestale. Roberto, attraverso la sua passione, ispira altri a esplorare e rispettare la natura, contribuendo alla creazione di una comunità più consapevole e responsabile.

Published by
Ilenia Albanese