L’Africa sta per essere tagliata in due | Il continente verrà attraversato da un Oceano enorme: le conseguenze per l’Italia
Il continente africano è destinato a spaccarsi in due: un immenso oceano lo attraverserà con conseguenze per tutte le terre vicine.
L’Africa, un continente di dimensioni colossali e straordinaria biodiversità, è da sempre una terra di grandi trasformazioni geologiche. La sua storia, scandita da vulcani attivi e paesaggi drammatici, è legata a forze sotterranee che modellano il pianeta. Il processo che plasma la crosta terrestre è inesorabile nella sua azione, e spesso accadono eventi che ricordano quanto questi movimenti siano tutt’altro che silenti.
Le placche tettoniche, giganteschi frammenti della crosta terrestre, si spostano scontrandosi e allontanandosi tra loro. Questo fenomeno, che genera catene montuose e profonde fosse oceaniche, è alla base di gran parte della geologia mondiale. Crepe nel terreno, eruzioni vulcaniche, terremoti: segnali che ci ricordano che la Terra è viva e in costante evoluzione.
La scienza moderna, con strumenti sofisticati, monitora questi movimenti, cercando di prevedere le loro conseguenze. E quando si parla di movimenti tettonici, l’attenzione si rivolge spesso alle zone del mondo più instabili, come l’Africa orientale. In questo luogo, le forze che spingono le placche a separarsi sono attive da milioni di anni e continueranno a esserlo ancora per molto tempo. Tuttavia, alcune di queste manifestazioni naturali hanno attirato l’attenzione globale, suggerendo scenari che sembrerebbero catastrofici.
L’Italia, dal canto suo, non è certo immune a fenomeni sismici e vulcanici. Le sue vicende geologiche recenti la rendono particolarmente sensibile a qualsiasi notizia che riguardi i movimenti della crosta terrestre, anche e soprattutto di un continente vicino come quello africano. Per questo preoccupa ciò che sta accadendo.
La terra che si divide in due
La scissione di cui si parla in Africa coinvolge il Rift dell’Africa orientale, una delle più grandi faglie geologiche del pianeta. Questo sistema si estende per migliaia di chilometri, attraversando numerosi paesi africani come Etiopia, Kenya e Tanzania, e rappresenta una sorta di “frattura” nel cuore del continente. Qui, la placca nubiana e quella somala si stanno gradualmente allontanando.
Nel 2018, la comparsa di una crepa in Kenya, che divenne virale sui social, alimentò la paura che l’Africa si stesse spezzando in due davanti ai nostri occhi. Sebbene questa scena colpì l’immaginario collettivo, la realtà è ben diversa: il processo che porterà alla creazione di un nuovo oceano tra le due placche richiederà almeno altri cinque o dieci milioni di anni. Ma la vera portata di questo fenomeno è evidente.
Un nuovo oceano in Africa
Il Rift sta lentamente preparando la strada per la nascita di un nuovo mare, che si posizionerà tra la placca somala e quella nubiana, cambiando per sempre la geografia del continente africano. Le terre che oggi vediamo unite verranno progressivamente separate, fino a creare un’immensa distesa d’acqua.
Una situazione che avrà importanti conseguenze anche per l’Italia, che vedrà sia cambiamenti derivanti dai suoi movimenti interni e sia appunto cambiamenti generati dalla situazione africana. Sarà soprattutto la conformazione dei suoi confini a mutare profondamente, dato il probabile innalzamento del mare che avverrà nel prossimo futuro.