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Effetto Leidenfrost | Scienziati sono riusciti a far “danzare l’acqua” a temperature meno estreme: scoperta importante per le industrie

Alcune gocce d'acqua (Pixabay)

Alcune gocce d'acqua (Pixabay FOTO) - www.sciencecue.it

Raggiunto un nuovo traguardo nella manipolazione dei fluidi: il fenomeno dell’effetto Leidenfrost viene riprodotto a temperature più basse.

L’acqua, uno dei composti più comuni sulla Terra, continua a stupire i ricercatori con le sue proprietà fisiche uniche. Gli esperimenti recenti hanno mostrato come la manipolazione delle condizioni di temperatura possa dare vita a fenomeni straordinari.

Un aspetto cruciale di tali studi è la comprensione dell’interazione tra l’acqua e le superfici su cui si trova. Variando la temperatura della superficie, gli scienziati possono creare condizioni in cui le gocce non entrano in contatto diretto, formando una sorta di cuscinetto vaporoso che riduce l’attrito.

La capacità di controllare il comportamento dell’acqua a temperature più basse apre la strada a nuove tecnologie nel raffreddamento e nel riscaldamento.

La scoperta di queste proprietà dell’acqua sta anche stimolando ulteriori ricerche nel campo della nanotecnologia e dei materiali avanzati.

L’effetto Leidenfrost e la sua scoperta

Tutti noi abbiamo sperimentato, quasi quotidianamente, il curioso fenomeno della levitazione dell’acqua. Quando una goccia d’acqua cade su una padella calda, ciò che avviene è sorprendente: la parte della goccia che tocca la superficie si vaporizza rapidamente, creando un cuscino di vapore che permette alla goccia stessa di “volare”. Questo fenomeno è conosciuto come effetto Leidenfrost, dal nome del medico tedesco Johann Gottlob Leidenfrost, che lo documentò nel XVIII secolo.

Recentemente, un team di scienziati ha fatto una scoperta significativa: è stato possibile abbassare la temperatura alla quale si verifica questo effetto, aprendo a nuove opportunità di applicazione. Le implicazioni di questa scoperta potrebbero essere rivoluzionarie, specialmente in ambiti come il raffreddamento di macchinari industriali e nelle torri di raffreddamento nucleari, dove una gestione più efficiente del calore è cruciale.

Gocce d'acqua su una foglia (Pixabay)
Gocce d’acqua su una foglia (Pixabay FOTO) – www.sciencecue.it

Innovazioni tecnologiche

L’ingegnere meccanico Jingtao Cheng, del Virginia Polytechnic Institute and State University, ha dichiarato che i risultati ottenuti dal suo team hanno superato le aspettative iniziali. Il gruppo ha progettato una superficie costituita da centinaia di micropilastri, alti circa 0,08 millimetri e disposti in una griglia con spazi di circa 0,12 millimetri. Quando una goccia d’acqua si posiziona su questa superficie, riesce a coprire circa 100 pilastri, dando vita a interazioni inedite tra bolle e gocce.

La ricerca ha messo in luce come questa innovativa struttura superficiale influisca sulla crescita delle bolle, fornendo informazioni preziose per il controllo e la mitigazione del rischio di esplosioni di vapore. Questa scoperta non solo sfida le nostre conoscenze sull’effetto Leidenfrost, ma promette anche di trasformare il modo in cui gestiamo il calore e il raffreddamento in diversi settori, aprendo la strada a tecnologie più sicure ed efficienti.