Un millepiedi che è un vero e proprio gigante | Tre metri di lunghezza e 50 Kg di peso: se lo incontravi potevi solo pregare
Se hai paura dei millepiedi, forse nel passato avresti avuto molta più paura. Alcuni potevano pesare 50 kg ed essere lunghi fino a tre metri.
Gli artropodi sono tra gli organismi più diversificati e adattabili del pianeta. Con milioni di specie descritte e molte altre ancora da scoprire, questi animali svolgono ruoli fondamentali negli ecosistemi.
La struttura corporea degli artropodi è unica, caratterizzata da un esoscheletro rigido che li protegge e da un corpo diviso in tre parti principali: testa, torace e addome. Questa anatomia consente loro di muoversi rapidamente e di sviluppare un’ampia gamma di strategie di sopravvivenza.
Nonostante le loro dimensioni ridotte, almeno in tempi odierni, gli artropodi hanno un impatto enorme sull’ambiente e sull’agricoltura e sugli ecosistemi marini. Possono essere sia benefici che dannosi: mentre alcuni sono impollinatori vitali per le piante, altri possono causare danni alle coltivazioni e diffondere malattie.
La ricerca sugli artropodi è fondamentale per comprendere meglio la biodiversità e gli ecosistemi globali. Con il cambiamento climatico e la perdita di habitat, molte specie di insetti sono minacciate.
La scoperta del gigante preistorico
Immaginate un ambiente primordiale, circa 300 milioni di anni fa, in cui un artropode lungo quasi tre metri e pesante oltre 50 chili si muoveva tra le lussureggianti foreste del Carbonifero. Questo era l’Arthropleura, il più grande millepiedi mai esistito, un vero e proprio colosso della preistoria di cui fino a oggi avevamo solo una vaga idea. La sua forma corporea, simile a quella di un millepiedi odierno, era nota, ma la sua testa era rimasta avvolta nel mistero, poiché i fossili trovati erano per lo più esoscheletri vuoti, risultato delle mute della creatura.
Recentemente, grazie all’analisi di fossili di giovani esemplari eccezionalmente conservati, i ricercatori sono riusciti a svelare il volto di questo gigante. La testa dell’Arthropleura si presentava come un bulbo rotondo con antenne corte a forma di campana, occhi sporgenti simili a quelli di un granchio e una bocca relativamente piccola, perfetta per masticare foglie e corteccia. Questo nuovo ritrovamento rappresenta un’importante aggiunta alla nostra comprensione di questa affascinante creatura.
La tecnologia al servizio della paleontologia
Mickael Lheritier, paleobiologo dell’Università Claude Bernard Lyon e coautore dello studio pubblicato su Science Advances, ha dichiarato di aver scoperto un animale con un corpo di un millepiedi, ma con la testa di un centopiedi. Questo affascinante risultato è stato reso possibile grazie all’utilizzo della tomografia computerizzata (TC), una tecnologia che ha permesso di analizzare i fossili di giovani Arthropleura, lunghi solo pochi centimetri, rinvenuti in un giacimento di carbone in Francia negli anni ’80. Grazie alla TC, i ricercatori hanno potuto esaminare i dettagli nascosti all’interno della roccia senza danneggiare i preziosi reperti.
Sebbene gli esemplari studiati fossero giovani, gli scienziati ritengono che siano sufficientemente simili agli adulti per fornire un’idea precisa dell’aspetto di questo straordinario gigante preistorico. La scoperta non solo arricchisce la nostra conoscenza dell’Arthropleura, ma ci offre anche uno spaccato su un’epoca in cui la vita sulla Terra era dominata da creature gigantesche.