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Un incontro ravvicinato con la Salamandra pezzata: la testimonianza di Sebastian Colnaghi

Sebastian Colnaghi ha avuto la fortuna di incontrare questo meraviglioso animale: conosciamolo meglio.

La salamandra pezzata (Salamandra salamandra Linnaeus, 1758) è una specie di anfibio appartenente alla famiglia Salamandridae, ed è uno degli esemplari più conosciuti del genere Salamandra. Questa salamandra è caratterizzata dalla sua pelle con vistosi colori gialli o arancioni su uno sfondo nero. Il suo aspetto distintivo rispecchia un particolare adattamento difensivo: le sue vivaci colorazioni fungono da avviso per i predatori, suggerendo la presenza di sostanze tossiche nei suoi tessuti, in particolare nelle ghiandole parotoidi situate dietro gli occhi.

Queste ghiandole secernono una potente sostanza velenosa che rende la salamandra pezzata in grado di difendersi efficacemente da potenziali minacce. Dal punto di vista ecologico, la Salamandra salamandra è un animale notturno e terrestre, che predilige ambienti umidi e freschi, come boschi, foreste di latifoglie e aree montane, dove la copertura vegetale garantisce la giusta umidità. È un animale relativamente sedentario, che si rifugia sotto tronchi, rocce o nel sottobosco durante il giorno, uscendo principalmente di notte per cacciare.

Immagine della Salamandra pezzata (Valerio Lo Presti FOTO) – www.sciencecue.it

La sua dieta è perlopiù carnivora, composta principalmente da invertebrati, come insetti, lombrichi, piccoli ragni e altri artropodi. La salamandra pezzata è un predatore opportunista e, grazie alla sua capacità di muoversi agilmente tra le foglie e il terreno umido, è un efficace cacciatore di piccole prede.

In termini di riproduzione, Salamandra salamandra ha una strategia relativamente insolita per gli anfibi, in quanto è una specie ovovivipara. Questo significa che la femmina non depone uova all’esterno, ma trattiene i suoi embrioni all’interno del corpo fino alla nascita di piccole salamandre completamente sviluppate. Il ciclo riproduttivo si svolge in ambienti acquatici, dove i maschi attraggono le femmine con rituali di accoppiamento che includono l’emissione di feromoni. Le larve, che vengono rilasciate in stagni o ruscelli, sono acquatiche per i primi stadi della loro vita, prima di diventare terrestri e sviluppare le caratteristiche adulte.

La missione di Sebastian Colnaghi

Sebastian Colnaghi durante l’escursione (Sebastian Colnaghi FOTO) – www.sciencecue.it

Sebastian Colnaghi, noto ambientalista impegnato nella difesa della biodiversità, ha recentemente visitato la provincia di Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte, dove ha avuto l’opportunità di osservare da vicino uno degli anfibi più iconici e minacciati d’Italia: la Salamandra salamandra, meglio conosciuta come Salamandra pezzata. Questo affascinante animale, abita principalmente le zone montuose e collinari, ambienti umidi e freschi che sono ideali per la sua sopravvivenza. Colnaghi ha sottolineato che la Salamandra pezzata, purtroppo, è sempre più minacciata dalla distruzione degli habitat naturali e dall’inquinamento delle acque, fattori che compromettono seriamente la sua esistenza.

Il periodo ideale per l’avvistamento di questa salamandra è tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, quando le prime piogge portano un aumento dell’umidità, creando le condizioni favorevoli alla sua attività. Nonostante la sua fragile condizione, la Salamandra pezzata è circondata da miti e leggende che risalgono a secoli fa. Una delle credenze più diffuse in Europa, che ha affascinato storici e naturalisti come Plinio il Vecchio, era quella che la salamandra fosse in grado di sopravvivere al fuoco. Questa leggenda era alimentata dal comportamento dell’animale, che si rifugiava nei tronchi d’albero e veniva visto emergere improvvisamente quando questi venivano bruciati.

Sfide e minacce per la Salamandra pezzata

Sebastian Colnaghi durante l’escursione (Sebastian Colnaghi FOTO) – www.sciencecue.it

Le principali minacce per questa specie derivano dalla crescente distruzione degli habitat naturali, dovuta principalmente all’espansione urbana e alle pratiche agricole invasive. La qualità dell’acqua, fondamentale per la sua riproduzione e crescita, è anche un altro fattore critico: l’inquinamento e la modifica dei corsi d’acqua possono avere effetti devastanti sulle popolazioni locali di salamandre. La protezione di questa specie richiede quindi interventi concreti, come la creazione di riserve naturali che tutelano le aree in cui la salamandra vive, e il ripristino degli ambienti danneggiati da attività umane.

Colnaghi conclude il suo appello sottolineando l’importanza di sensibilizzare la popolazione locale riguardo la necessità di preservare la Salamandra pezzata e, più in generale, la biodiversità degli ecosistemi montani e collinari. Le campagne di sensibilizzazione sono fondamentali per coinvolgere le comunità ambientali e stimolare un cambiamento nelle politiche. 

Published by
Mattia Papàro