Il futuro è nucleare | Nonostante i Governi si mettano di traverso, non c’è via di uscita: la strada è tracciata
Anche se ancora c’è chi si oppone, il nucleare sarà una colonna portante per il nostro futuro. Non potremo farne a meno.
Il nucleare è una fonte di energia che sfrutta le reazioni atomiche per generare elettricità. Questo processo avviene principalmente tramite la fissione nucleare.
Un altro vantaggio significativo del nucleare è la sua bassa produzione di gas serra. Infatti, le centrali nucleari non emettono CO2 durante la produzione di energia.
Inoltre, le centrali nucleari sono altamente efficienti in termini di utilizzo del combustibile. Con una piccola quantità di materiale radioattivo, è possibile generare una grande quantità di energia.
Offre un’opportunità per la sicurezza energetica a lungo termine. E’ fonte di energia concentrata e non dipendente da risorse esterne.
Una soluzione per il futuro
Le grandi aziende tecnologiche, come Google, Amazon e Microsoft, stanno sempre più orientando le loro politiche energetiche verso il nucleare, in particolare attraverso l’adozione della tecnologia dei reattori modulari piccoli (SMR). Questi impianti, che promettono di produrre energia in modo più sicuro ed efficiente rispetto alle centrali nucleari tradizionali, sono diventati una delle soluzioni preferite per soddisfare la crescente domanda di potenza necessaria per alimentare enormi data center, centrali operative per l’intelligenza artificiale e altre infrastrutture ad alta intensità energetica.
Queste aziende hanno riconosciuto che, per mantenere una bassa impronta di carbonio, il nucleare potrebbe rivelarsi un’opzione vantaggiosa. Google, ad esempio, ha siglato un accordo con Kairos Power per l’acquisto di reattori SMR, con l’idea di avere questi impianti operativi già a partire dal 2030. La tecnologia SMR è ancora in fase di sviluppo, e sebbene siano stati annunciati diversi progetti, solo due prototipi esistono, uno in Cina e uno in Russia, e non sono ancora in grado di produrre energia elettrica. Gli esperti sollevano preoccupazioni sulla fattibilità commerciale dei reattori SMR, considerando che sono stati rinviati più volte i progetti negli ultimi decenni. La possibilità di vedere i primi impianti SMR operativi entro il 2030 rimane quindi una speranza piuttosto che una certezza
La scelta del nucleare
Il crescente interesse per l’energia nucleare da parte delle multinazionali tecnologiche solleva anche importanti questioni politiche e etiche. L’adozione su larga scala della tecnologia nucleare potrebbe ridurre l’incoraggiamento per lo sviluppo delle energie rinnovabili, come il solare e l’eolico, che storicamente sono state promosse come soluzioni più ecologiche e sostenibili. Inoltre, l’influenza delle grandi aziende tecnologiche potrebbe compromettere i processi democratici, spingendo i governi a compiere scelte energetiche più favorevoli agli interessi economici di queste corporazioni, piuttosto che seguire il volere popolare o le raccomandazioni scientifiche.
I gruppi come Google, Amazon e Microsoft possiedono un’enorme capacità di esercitare pressioni sui decisori politici, specialmente quando si parla di tecnologie considerate cruciali per il futuro. Questo potrebbe portare a scenari in cui la decisione di introdurre il nucleare in una determinata nazione avviene non attraverso un dibattito pubblico, ma sotto la pressione di colossi privati, mettendo in discussione la trasparenza e la democraticità di tali scelte.