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Il Re dei serpenti non appartiene a una specie | Il rettile più letale al mondo è un mix di 4 specie: gli antidoti conosciuti non servono

Illustrazione di un cobra reale (Depositphotos)

Illustrazione di un cobra reale (Depositphotos FOTO) - www.sciencecue.it

Questo meraviglioso animale, uno di rettili più grandi di questo pianeta, presenta alcune caratteristiche eccezionali.

I serpenti sono rettili che, nel corso del tempo, hanno sviluppato diverse strategie di difesa e predazione, una delle più notevoli delle quali è il veleno. Il veleno dei serpenti non è una caratteristica comune a tutte le specie, ma è presente in alcuni gruppi: vipere, crotali e serpenti a sonagli.

Il veleno, prodotto in ghiandole specializzate, viene iniettato attraverso i denti acuminati, con l’obiettivo di immobilizzare o uccidere la preda, rendendo più facile per il serpente nutrirsi.

Alcuni veleni contengono neurotossine, che paralizzano il sistema nervoso della vittima, altri contengono emotossine che distruggono i vasi sanguigni e causano emorragie interne. 

Dal punto di vista evolutivo, i serpenti velenosi hanno vantaggi notevoli rispetto a quelli non velenosi, poiché possono immobilizzare la preda senza bisogno di afferrarla fisicamente.

Una scoperta sensazionale

Per quasi due secoli, si è ritenuto che il cobra reale (Ophiophagus hannah), il serpente velenoso più lungo del mondo, fosse una singola specie, sebbene mostrasse alcune variazioni tra le diverse popolazioni. Questo serpente, che può raggiungere almeno i 5,6 metri di lunghezza, è diffuso in gran parte dell’Asia, dalla regione indiana alle Filippine, e si trova in vari ambienti, dalle giungle tropicali alle aree montuose. Tuttavia, studi recenti, condotti da un team di ricercatori guidati da P. Gowri Shankar, hanno rivelato una sorprendente verità: il cobra reale non è un’unica specie, ma un gruppo di quattro specie distinte.

Grazie a un’analisi dettagliataa livello morfologico e genetico, che ha coinvolto 153 esemplari di cobra reale, è stato possibile identificare differenze significative tra le varie popolazioni. Le variazioni fisiche, come la forma delle squame e il pattern delle strisce, hanno permesso agli scienziati di distinguere le diverse specie. Le quattro nuove specie scoperte includono il cobra reale del Nord (Ophiophagus hannah), del Sunda (Ophiophagus bungarus), dei Ghati Occidentali (Ophiophagus kaalinga) e di Luzon (Ophiophagus salvatana), quest’ultimo presente solo nelle Filippine.

Un cobra reale sulla sabbia (Depositphotos)
Un cobra reale sulla sabbia (Depositphotos FOTO) – www.sciencecue.it

Cosa comporta questa ricerca?

La rivelazione di queste quattro specie di cobra reale ha importanti implicazioni per la conservazione di questi serpenti. Le nuove specie, infatti, possiedono habitat più ristretti e specifici, il che le rende particolarmente vulnerabili a minacce come la perdita del loro ambiente naturale e i cambiamenti climatici. La scoperta ha messo in evidenza la necessità di approcci di conservazione mirati, che considerino le particolarità ecologiche e geografiche di ciascuna specie. 

Oltre agli aspetti ecologici, la scoperta delle quattro specie di cobra reale ha anche implicazioni sul piano medico. Le differenze genetiche tra le specie suggeriscono che i loro veleni potrebbero avere caratteristiche distinte, il che implica la necessità di sviluppare antiveleni specifici per ciascuna di esse. La possibilità che le diverse specie di cobra reale presentino veleni con composizioni diverse rende necessario un aggiornamento nelle strategie terapeutiche per i morsi di serpente.