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Il Cancro ha le ore contate | Ricercatori hanno scoperto la cura definitiva: parte tutto dal nostro corpo e dall’apoptosi

Cancro e titolo di giornale (Pixabay)

Cancro e titolo di giornale (Pixabay FOTO) - www.sciencecue.it

Forse abbiamo buone notizie. I ricercatori hanno trovato forse la cura definitiva per il cancro. Ha le ore contate!

Le cure definitive in medicina si riferiscono a trattamenti che risolvono in modo permanente una malattia o una condizione patologica, eliminando la causa alla base del disturbo e prevenendo recidive future.

Tali trattamenti sono l’obiettivo di molteplici ricerche scientifiche, poiché offrono la possibilità di migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti e ridurre il ricorso a terapie continuative.

Le cure definitive sono anche un concetto importante nelle terapie oncologiche. In alcuni tipi di cancro, la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia possono portare a una remissione completa della malattia.

Tuttavia, l’efficacia delle cure definitive varia a seconda del tipo di tumore, del suo stadio e della risposta individuale del paziente al trattamento.

Un nuovo approccio contro il cancro

Negli ultimi anni, la ricerca sul cancro ha fatto significativi progressi grazie all’adozione di approcci innovativi che mirano a trattare la malattia in maniera più mirata e specifica. Un team di ricercatori della Stanford Medicine ha sviluppato una tecnica che potrebbe rivoluzionare il trattamento del cancro, inducendo le cellule tumorali all’autodistruzione tramite un processo naturale noto come apoptosi. La scoperta si basa sull’utilizzo di due proteine che non interagiscono normalmente tra loro: la BCL6, mutata nei casi di linfoma diffuso a grandi cellule B, e la CDK9, un enzima che regola l’attivazione di alcuni geni.

Quando unite, queste proteine scatenano una serie di eventi che portano alla morte programmata delle cellule tumorali, un processo che si verifica naturalmente nel corpo per eliminare le cellule danneggiate o non necessarie. Questa innovazione si distingue per la sua capacità di “trasformare” un elemento su cui il cancro dipende per la sua sopravvivenza in un meccanismo che ne causa la morte.

Illustrazione di cellule tumorali (Depositphotos)
Illustrazione di cellule tumorali (Depositphotos FOTO) – www.sciencecue.it

La potenziale terapia

I primi test in laboratorio hanno mostrato risultati promettenti. La molecola sviluppata ha dimostrato un’elevata efficacia nel distruggere le cellule tumorali, in particolare quelle del linfoma diffuso a grandi cellule B. Ciò che rende questo approccio ancora più interessante è la sua sorprendente specificità: tra i 859 tipi di cellule tumorali testati, la molecola ha colpito quasi esclusivamente le cellule del linfoma, senza manifestare effetti tossici evidenti nei topi sani. 

I ricercatori sono ottimisti circa il futuro di questa scoperta. L’approccio innovativo potrebbe prevenire uno dei principali problemi nei trattamenti oncologici: la resistenza ai farmaci. Le terapie tradizionali, infatti, spesso perdono la loro efficacia nel tempo a causa della capacità delle cellule tumorali di sviluppare resistenza. La speranza è che questa nuova modalità di azione possa superare tale ostacolo. La startup Shenandoah Therapeutics, nata per sviluppare ulteriormente queste molecole, sta già progettando trattamenti che potrebbero colpire altre proteine oncogene, come la Ras, con l’obiettivo di avviare a breve studi clinici.