Il “museo della cacca” o Poozeum è realtà: esiste davvero e al suo interno ne trovi quanta ne vuoi
Se ti piacciono le feci fossili, questo nuovo museo fa per te. Ne trovi tantissime, di tutte le forme e dimensioni.
Avete mai sentito parla delle coproliti? Sono feci fossilizzate che offrono una finestra unica sul passato, permettendo agli scienziati di studiare la dieta, i comportamenti e l’ambiente degli animali preistorici. Questi fossili si formano quando le feci vengono seppellite dai sedimenti e, nel corso di milioni di anni, si mineralizzano, conservando tracce di ciò che l’animale aveva mangiato.
In questo contesto, il Poozeum , un museo situato a Williams, Arizona, è diventato un punto di riferimento per gli appassionati di paleontologia e per chi è curioso di esplorare il mondo delle coproliti. Con una collezione che supera i 7.000 pezzi provenienti da diverse parti del mondo, il museo offre uno sguardo approfondito e affascinante sulle feci fossilizzate di dinosauri, squali e altri animali antichi. Fondato da George Frandsen , appassionato ricercatore di coproliti, il Poozeum non è solo un’attrazione turistica curiosa, ma anche un centro educativo che mescola scienza, umorismo e un po’ di “tabù” sulla digestione, creando un’esperienza accessibile e coinvolgente per tutti i visitatori.
La nascita del Poozeum
Il Poozeum nasce dall’incredibile passione di George Frandsen , un archeologo e antropologo che ha dedicato anni alla ricerca e alla raccolta di coproliti. La sua avventura inizia durante gli anni universitari, quando, per caso, acquistò la sua prima coprolite in un negozio di fossili a Moab, Utah. Questo ritrovamento casuale scatenò una passione che sarebbe cresciuta esponenzialmente, portandolo a raccolta coproliti da tutto il mondo.
Nonostante svolgesse altri lavori, Frandsen non ha mai abbandonato il suo interesse per le feci fossili. Con il tempo, si accorse della scarsità di risorse pubbliche dedicate a questo campo ed ha deciso di creare un sito web, anch’esso chiamato Poozeum, dove le persone potevano esplorare la sua collezione, accedere a studi scientifici e apprendere in modo interattivo attraverso giochi e video educativi. Alcuni anni dopo, Frandsen decise di fare il grande passo: aprire un vero e proprio museo fisico nel 2024, a Williams, una città turistica che, con la sua vicinanza al Grand Canyon, si è rivelata la sede ideale per un’attrazione così particolare.
La collezione del museo
Tra i pezzi più impressionanti c’è la coprolite più grande mai scoperta, che ha guadagnato un Guinness World Record come le più grandi feci di un animale carnivoro. Chiamato “Barnum”, questo esemplare è stato rinvenuto nel 2019 in South Dakota e si stima che sia stata prodotta da un Tyrannosaurus rex. E’ lunga oltre due piedi (60 cm) ed ha una larghezza superiore a 15 cm. Secondo le analisi, non c’era nessun altro animale nella regione che potesse produrre delle feci così grandi.
Oltre a “Barnum”, il museo ospita altri pezzi unici come feci di squali preistorici, la cui forma segue la spirale delle loro interiora, ricche di scaglie e altri resti animali che forniscono dettagli cruciali sulla loro dieta. Tra gli esemplari più curiosi ci sono anche fossilizzazioni di gas intestinali: piccole bolle di ambra che hanno intrappolato insetti in decomposizione.
Le coproliti possono essere di vari colori, dai toni marroni a quelli iridescenti, con sfumature che variano a seconda dei minerali presenti e della composizione e del materiale intestinale. Alcune coproliti contengono anche resti di piante, denti e persino ossa di altri animali, che offrono agli scienziati informazioni sulla catena alimentare e sull’ambiente in cui vivevano questi antichi esseri viventi.
Un museo che stimola la curiosità
Il Poozeum non si limita a raccontare “storie di cacca”. Il suo approccio educativo cerca di aprire una discussione più ampia sulla digestione e su temi spesso considerati “tabù”, come la salute intestinale. Con divertenti installazioni, il museo stimola il dialogo tra genitori e figli e invita a riflettere sulla biologia in modo giocoso e accessibile. Frandsen spera che questo tipo di esposizione possa incoraggiare anche conversazioni importanti sulla salute digestiva, un argomento che, purtroppo, è ancora spesso considerato imbarazzante.
In futuro, Frandsen ha in programma di continuare a espandere la sua collezione, cercando nuove coproliti durante i mesi invernali, quando il museo è chiuso al pubblico. La sua passione per i fossili e il suo impegno nel rendere la scienza divertente e comprensibile per tutti fanno del Poozeum una risorsa unica e preziosa per chiunque sia interessato alla paleontologia, alla biologia e, naturalmente, alla storia delle feci.