Bollette truffa | Ti arriva una ingiunzione di pagamento, ma ti ritrovi senza un euro: occhio ai contratti falsi
Ormai non si può stare più tranquilli nemmeno quando si tratta di bollette: aumentano i casi di truffe con contratti falsi.
Oggi, con il mercato di luce e gas completamente libero, scegliere il proprio fornitore dovrebbe essere un vantaggio. Ma, purtroppo, non è sempre così. Tra offerte, contratti e call center, i consumatori si trovano spesso in un labirinto di opzioni poco chiare. Non è raro che qualcuno si ritrovi a firmare, o peggio ancora a vedersi intestare, un contratto senza nemmeno rendersene conto.
Questa corsa sfrenata dei fornitori a conquistare clienti, infatti, ha portato a metodi di vendita sempre più invadenti. Tra telefonate a tutte le ore e venditori porta a porta, si rischia facilmente di cadere in trappole fatte di promesse allettanti o clausole poco comprensibili. Il problema? Spesso dietro queste offerte si nascondono pratiche davvero scorrette.
Una delle situazioni più fastidiose, per non dire gravi, è il cambio di fornitore non autorizzato. Succede che una persona si ritrovi con un contratto “fantasma”, mai richiesto, e poi arrivi la sorpresa: bollette da pagare per servizi che non ha mai scelto. Non solo è un problema di soldi, ma anche una questione di sicurezza. Quando ci sono in ballo dati personali o documenti falsificati, il danno diventa ben più serio.
Questi raggiri, tra l’altro, colpiscono soprattutto chi è più vulnerabile: anziani, persone meno abituate alla burocrazia o magari non troppo esperte nel distinguere un’offerta reale da una finta. A volte basta una telefonata fatta con tono convincente per mandare qualcuno nel panico o, peggio, per ingannarlo del tutto.
Una truffa scoperta a Martellago
Un caso recente, tanto per fare un esempio, è quello accaduto a Martellago. Qui un pensionato di 78 anni si è trovato in mezzo a una storia assurda: due bollette, una per la luce e una per il gas, gli sono piovute addosso senza senso. Inizialmente ha pensato a un errore, ma presto ha capito che c’era qualcosa che non quadrava.
Scavando un po’, è emerso che i contratti dietro quelle bollette erano completamente falsi. I suoi dati erano stati usati in parte correttamente, ma altre informazioni erano inventate. E la firma? Contraffatta pure quella. Un falso costruito con tutti i dettagli al posto giusto per sembrare vero.
Chi paga il prezzo di queste truffe
Alla fine, l’uomo si è rivolto all’associazione consumatori Adico per denunciare tutto e cercare aiuto. E non è certo il primo caso. Come ha dichiarato il presidente dell’associazione, Carlo Garofolini, queste storie stanno diventando sempre più comuni, soprattutto da quando il mercato è stato liberalizzato. Il problema? Nessuno sembra davvero pronto a mettere un freno a queste pratiche.
Per fortuna, c’è chi continua a lottare per i diritti dei consumatori. Ma resta una domanda: cosa stanno facendo le aziende fornitrici per fermare le società a cui appaltano la vendita dei contratti? Finché non ci saranno regole più chiare e controlli più rigidi, il rischio di finire in queste trappole rimane alto. E il conto, in tutti i sensi, lo paga sempre il consumatore.