Oggi è il Fibonacci Day: tutto quello che c’è da sapere su una delle giornate più famose della Matematica
Nella giornata odierna, 23 novembre, si festeggia uno dei matematici più importanti del Medioevo, ecco cosa sapere sul Fibonacci Day.
Oggi, come ogni 23 novembre, si celebra la Giornata Mondiale di Fibonacci. Questa è un’occasione per onorare l’eredità di Leonardo Fibonacci, uno dei matematici più influenti del Medioevo.
Egli è nato attorno al 1170 a Pisa ed è noto per aver introdotto in Europa il sistema numerico arabo. Quest’ultimo comprendeva il concetto dello zero, ossia una novità che ha rivoluzionato la matematica occidentale.
Ma il suo contributo più noto è la “sequenza di Fibonacci“. Si tratta di un modello matematico che si può applicare in vari ambiti, dalla natura all’arte. Ed è proprio questo che ha attirato l’attenzione di scienziati, artisti e matematici.
Fibonacci descrisse questa sequenza nel suo celebre libro “Liber abbaci“, del 1202. All’interno di esso esplorava vari aspetti della matematica e dei numeri.
L’importante eredità di Leonardo Fibonacci
Nel suo libro, Fibonacci approfondisce i suoi studi riguardanti la matematica. Nello specifico, egli spiega che la sequenza di numeri parte dalle cifre 0 e 1. Cosa significa questo? Vuol dire che ogni numero successivo è la somma dei due precedenti. Ciò porta ad una progressione di numeri che si susseguono in questo modo: 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, e così via. Potrebbe sembrare un semplice esercizio numerico, ma così non è. Questo perché la sequenza di Fibonacci ha rivelato una sorprendente connessione con il mondo della natura. Perché? In natura, la sequenza appare in numerosi fenomeni. Ad esempio, la disposizione delle foglie su un ramo, la spirale di una conchiglia o la disposizione dei petali nei fiori seguono spesso questo schema matematico. Nello specifico, le piante utilizzano la sequenza per ottimizzare la loro crescita. Infatti, distribuiscono foglie e rami in modo da massimizzare l’esposizione alla luce solare.
Un altro esempio affascinante è la forma delle galassie a spirale. Esse seguono una struttura simile alla spirale logaritmica che può derivare dalla sequenza di Fibonacci. Per quanto riguarda l’arte, invece, la sequenza di Fibonacci si trova alla base della cosiddetta “sezione aurea“. Quest’ultima risulta particolarmente armoniosa e si tratta di un rapporto che si ottiene con la divisione di un segmento in due parti. In questo modo il rapporto tra la parte più piccola e quella più grande è uguale al rapporto tra la parte più grande e l’intero segmento. Il principio in questione è stato utilizzato da molti artisti e architetti di spicco. Tra questi ricordiamo Leonardo da Vinci nell’Uomo vitruviano e Michelangelo nel David. Essi hanno infatti creato opere di grande equilibrio e bellezza.
L’impatto nell’ambito matematico della Sequenza di Fibonacci
La sequenza di Fibonacci ha avuto un impatto profondo anche nel mondo della matematica teorica. Per l’appunto, essa si trova alla base di numerose formule e concetti avanzati. Proprio per questo, il suo legame con la geometria, le proprietà dei numeri e le applicazioni nella teoria dei grafi continuano a stuzzicare la curiosità dei matematici di tutto il mondo. La sequenza di Fibonacci è diventata un simbolo culturale grazie a libri e film – come “Il codice Da Vinci” di Dan Brown – che sono stati in grado di portarla sotto l’attenzione di un pubblico piuttosto ampio.
Oggi, la celebrazione del Fibonacci Day rappresenta una riflessione sulla capacità della matematica di prendere le parti sia dell’arte che della natura. Il 23 novembre è sicuramente una giornata di celebrazione della bellezza della matematica e della sua presenza nelle nostre vite quotidiane. In particolare, la Giornata Mondiale di Fibonacci non solo rende omaggio a un grande matematico italiano, ma fa riflettere sulla connessione tra matematica e natura. Oltre a ciò, è un momento per apprezzare la perfezione della sequenza numerica che si afferma in così tanti ambiti. In definitiva, è un’occasione per esplorare come la matematica si leghi molto agli elementi schematici che ci circondano.