Tumori, un virus li distrugge | Una ricercatrice l’ha testata su se stessa: è guarita del tutto in pochissimo tempo
La medicina fa passi da gigante! E’ stato scoperto che un virus aiuterebbe a contrastare i tumori, ed i risultati sono incoraggianti.
I tumori sono malattie caratterizzate dalla crescita incontrollata di cellule anormali nel corpo. Queste cellule possono formare masse chiamate neoplasie o metastatizzare, ossia diffondersi in altre parti del corpo, danneggiando i tessuti circostanti.
I tumori sono generalmente divisi in due categorie: benigni, che non si diffondono, e maligni, che hanno la capacità di invadere altre aree e provocare danni gravi.
Le cause dei tumori sono molteplici e possono includere fattori genetici, ambientali e comportamentali. L’esposizione a sostanze cancerogene come fumo, radiazioni e alcuni virus è un noto fattore di rischio.
Anche mutazioni genetiche ereditate o acquisite nel corso della vita possono predisporre una persona allo sviluppo di un tumore.
Una particolare sperimentazione
Nel 2020, la virologa Beata Halassy, ricercatrice dell’Università di Zagabria, si trovò ad affrontare una recidiva del tumore al seno, che si era ripresentato nello stesso sito in cui aveva precedentemente subito una mastectomia. Dopo aver scoperto il tumore, Halassy si trovò di fronte alla possibilità di sottoporsi nuovamente alla chemioterapia, ma rifiutò questa opzione a causa degli effetti collaterali debilitanti. Con una solida formazione scientifica in virologia, decise di intraprendere un percorso non convenzionale: sviluppare e sperimentare una terapia basata sulla viroterapia oncolitica, una tecnica emergente che usa i virus per trattare il cancro.
La viroterapia oncolitica sfrutta i virus per attaccare le cellule tumorali e stimolare una risposta immunitaria contro il tumore stesso. Questa tecnica, pur essendo ancora in fase di sperimentazione, ha mostrato potenziale nella terapia di tumori con metastasi. Halassy, armata della sua esperienza, utilizzò due virus su misura: il virus del morbillo e il virus della stomatite vescicolare, sui quali aveva già lavorato. Il trattamento è stato iniettato direttamente nel tumore per un periodo di due mesi, con un monitoraggio costante da parte degli oncologi per intervenire in caso di complicazioni.
I risultati di questa sperimentazione
Dopo due mesi di trattamento, i risultati furono sorprendenti. Il tumore si ridusse significativamente senza provocare gravi effetti collaterali, permettendo infine l’asportazione chirurgica. Un’analisi approfondita del tessuto tumorale trattato rivelò un’importante infiltrazione di cellule immunitarie, confermando che la terapia aveva attivato una risposta immunitaria contro il tumore. Questo risultato ha aperto nuove prospettive per il trattamento del cancro, ma ha anche sollevato interrogativi etici sull’auto-sperimentazione.
In seguito, Halassy ha ottenuto finanziamenti per continuare a sviluppare la sua ricerca, concentrandosi ora su applicazioni veterinarie, con l’intenzione di trattare il cancro negli animali domestici. Sebbene la sua scelta di auto-sperimentarsi sia stata criticata, la ricercatrice non ha rimpianti. Ritiene che la sua esperienza possa contribuire a perfezionare la viroterapia oncolitica, ma avverte che la complessità della tecnica richiede una preparazione scientifica avanzata e non è adatta per la sperimentazione fai-da-te. Con il tempo, spera che la sua ricerca possa aprire nuove porte per terapie oncologiche più efficaci e personalizzate.