Newton al centro di un aspro dibattito | Uno dei suoi scritti ha una parola ambigua: la sua traduzione stravolgerebbe la Fisica
Alcuni aspetti fondamentali della Fisica potrebbero essere stravolti stando al dibattito su una traduzione errata dagli scritti di Newton.
Newton, una delle figure centrali della storia della scienza, ha lasciato un’eredità imponente che ha attraversato i secoli. Le sue leggi del moto, elaborate nel 1687, rappresentano il cuore della fisica classica e sono state studiate, discusse e interpretate da generazioni di scienziati e appassionati di tutto il mondo.
Ogni concetto espresso da Newton ha avuto ripercussioni enormi, gettando le basi per le scoperte che sarebbero arrivate nei secoli successivi. Le sue opere, scritte in latino, furono tradotte e diffuse in ogni angolo del globo, offrendo agli studiosi gli strumenti per comprendere e sviluppare la fisica moderna.
Tuttavia, la traduzione di testi scientifici non è mai una questione banale: una sfumatura, un termine mal tradotto o un concetto ambiguo possono alterare la comprensione di intere teorie. La traduzione delle opere scientifiche di Newton, avvenuta principalmente nel XVIII secolo, ha permesso la diffusione delle sue idee in Europa e oltre.
Con il tempo, però, alcuni studiosi hanno iniziato a porsi domande sulla fedeltà di queste traduzioni. Parole chiave, che rivestono un significato cruciale nel contesto scientifico, possono influenzare la percezione di una legge fisica, alterandone il significato originario. Questo ha portato a dibattiti tra filosofi, storici e scienziati, interessati a scoprire se alcune interpretazioni siano rimaste fedeli al pensiero di Newton.
Le radici del dibattito su una parola controversa
Nel cuore del dibattito attuale vi è un’interpretazione contestata della prima legge del moto, quella che descrive l’inerzia. Il filosofo della matematica Daniel Hoek, dell’università di Virginia Tech, ha sollevato un interrogativo cruciale: una traduzione del 1729 potrebbe aver distorto il significato originale del testo di Newton. Il termine latino “quatenus” utilizzato da Newton venne tradotto in inglese come “a meno che” (“unless”) invece di “in quanto” (“insofar”). Questa sfumatura, apparentemente banale, rischia di cambiare la comprensione stessa dell’inerzia.
Nel testo originale, Newton sembrava voler affermare che il moto di un corpo rimane invariato solo “in quanto” nessuna forza esterna intervenga. La traduzione errata, però, introduce l’idea che il moto si conservi “a meno che” non agiscano forze esterne, ponendo l’accento su una condizione piuttosto che su un principio universale.
Conseguenze sull’interpretazione della fisica moderna
Secondo Hoek, questa discrepanza ha portato a interpretare la legge come descrittiva di un moto ideale, anziché di un’interazione continua con le forze che agiscono nell’Universo. L’interpretazione tradotta in modo ambiguo ha potuto influenzare l’insegnamento della fisica per generazioni, portando a concepire il moto come uno stato ideale che esiste solo in assenza di forze esterne.
In realtà, secondo l’interpretazione proposta, Newton avrebbe voluto enfatizzare che ogni variazione nel moto dipende da forze sempre presenti, come la gravità o l’attrito. Questo cambiamento di prospettiva potrebbe ridisegnare le basi del modo in cui comprendiamo i fenomeni naturali.