Campi Flegrei, l’INGV emana un bollettino | ‘La temperatura sta salendo velocemente’: ecco cosa accadrà
Campi Flegrei, cosa sta succedendo? La temperatura sta salendo secondo quanto riportato dall’INGV. La preoccupazione sale.
I Campi Flegrei tornano al centro della cronaca. Cosa sta succedendo in questa zona e perché l’INGV ha reso noti i dati nel bollettino periodico? L’attività vulcanica qui non è da sottovalutare e gli abitanti lo sanno bene.
Le zone vulcaniche sono sempre a rischio, anche quando i vulcani non sono in attività da tempo. In Italia, però, ad aggravare alcune situazioni c’è la questione di alcuni vulcani attivi, che insistono sulle zone interessate.
Per questo ci sono centri di ricerca nazionali che monitorano quello che sta per accadere per capire quando è il caso di avvertire la popolazione o no. In più, questi enti offrono dati periodici, che fanno poi da base a studi successivi.
Perché la zona dei Campi Flegrei è così colpita da terremoti e perché i dati di alcune zone sono così attenzionati? Un dato degli ultimi tempi ha destato preoccupazione dopo uno degli ultimi report dell’INGV. Cosa succede?
Zone sismiche sotterranee?
Uno studio condotto dall’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Goefisica e di Vulcanologia e pubblicato da Nature del 2021 ha analizzato la natura del suolo dei Campi Flegrei, una zona densamente abitata e anche una delle aree vulcaniche attive più importanti in Italia.
Qui si verificano spesso terremoti e il terreno sale o scende di tanto in tanto. Questo fenomeno si chiama bradisismo. Sulla superficie compaiono fumarole e pozze di fango. Una zona in particolare, quella della Fumarola Piscitelli, vicino alla Solfatara, è oggetto di monitoraggio da parte dell’Istituto. Alcuni dati hanno destato preoccupazione tra le persone non addetti ai lavori. Cosa sta succedendo?
L’aumento di temperatura
La fumarola Pisciarelli nel vulcano dei Campi Flegrei ha aumentato la sua temperatura, con due gradi di differenza tra una settimana e l’altra. La notizia arriva da Fanpage, che riporta anche il dato dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L’istituto ha però garantito che non ci sono cambiamenti significativi da rilevare in base all’attuale quadro dell’attività vulcanica.
Il quadro di riferimento è al periodo 11-17 novembre 2024. Nella stessa zona si sono localizzati 46 terremoti, di magnitudo variabile fino a 1.8. Questo terremoto si è verificato lo scorso 13 novembre, alle ore 01:11. Il successivo 16 novembre l’Istituto ha rilevato un secondo sciame sismico, con ben 15 terremoti. La zona si alza di circa un centimetro al mese. Lo scorso anno l’aumento era stato di 2 centimetri.