L’allarme degli scienziati è preoccupante | Nessuno mai ha visto una cosa del genere: “Ci stiamo avvicinando all’inferno”
Una porta verso l’inferno è l’allarme preoccupante degli scienziati, cosa hanno visto gli esperti del settore.
I crateri terrestri sono strutture geologiche costituite da aperture della crosta terrestre che si formano dopo l’impatto con asteroidi o meteoriti.
Essi sono più comuni in pianeti privi di atmosfera o ad esempio sulla Luna, ma possono essere trovati molti esempi anche sulla Terra, dove ce ne sono vari per forma e dimensioni.
Si possono distinguere infatti crateri semplici, generalmente circolari e di piccole dimensioni, e crateri complessi che presentano invece una struttura più articolata e hanno dimensioni maggiori.
Molti crateri però sono di difficile identificazione a causa dell’attività tettonica che porta a eventi di erosione e/0 sepoltura. Anche la vegetazione porta spesso a mascherarli rendondoli di difficile individuazione. I crateri più famosi si trovano in Russia, in Africa, in Arizona e in messico.
L’allarme lanciato
Ci sono eventi climatici come scioglimenti dei ghiacciai in Antartide che hanno portato gli scienziati a vedere qualcosa di interessante, ma anche di pauroso. La comunità scientifica si sta preoccupando di monitorare la situazione in modo costante e vigile e sta cercando di adottare dei rimedi.
Il riscaldamento climatico infatti influenza notevolmente la temperatura e le precipitazioni nell’Artico causando movimenti di massa che portano a eventi geomorfologici non indifferenti. Questo è dovuto allo scioglimento del cosiddetto “Permafrost” che comporta la mobilitazione di materia allo stato congelato per tempi molto lunghi.
Cosa sta accadendo
Gli scienziati hanno riportato su Geomorphology che il cratere Batagaika, noto come “Porta dell’inferno”, sta crescendo sempre di più, circa 1 milione di metri cubi ogni anno, e in tempi molto brevi. Questo cratere si trova nella repubblica di Shaka, nella Russia orientale, ed è originato dallo sciogliemto dallo sciogliemento del Permafrost citato poc’anzi, ovvero il terreno permanentemente ghiacciato che si trova in Siberia.Per la prima volta i ricercatori sono riusciti a quantificare il volume ed il grado di accrescimento della voragine.
Questo è stato fatto mediante l’utilizzo di immagini satellitari, misurazioni sul campo e dati test in laboratorio. Questi dati hanno portato alla misurazione del volume di fusione. Nel 2014 il cratere era largo 790 metri ed in 10 anni è cresciuto di 200 metri in 10 anni. Questo evidenzia ancora una volta quali siano i problemi legati al riscaldamento climatico che sta portando il permafrost a perdere la sua integrità strutturale e morfologica. Il terreno congelato diventa via via instabile e tende a sprofondare creando depressioni e crateri, provocando crescite sempre più allarmanti.