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LIDL, la notizia ha sconvolto tutti | Doveva intervenire la TV per eliminare i rischi: carne rispedita al mittente per seri problemi alla salute

Carne di maiale (Depositphotos foto)

Carne di maiale (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it

Dalla comunicazione interna al caso mediatico: la vicenda riguardante la sicurezza alimentare di alcuni prodotti.  

Oggi siamo tutti più attenti a quello che mettiamo nel piatto. Guardiamo l’etichetta, cerchiamo la provenienza, e magari evitiamo i prodotti che non ci convincono. Eppure, nonostante tutte le precauzioni, possono capitare situazioni che mettono in discussione tutto. Eh sì, la sicurezza alimentare è una questione delicata.

La catena che va dal produttore al supermercato, spesso, nasconde più di quanto immaginiamo. Negli allevamenti, soprattutto quelli industriali, si vedono a volte condizioni discutibili: mancanza di igiene, cattive abitudini, e altre situazioni che lasciano l’amaro in bocca. Insomma, non è sempre tutto oro quello che luccica sugli scaffali.

In questo caos, i media giocano un ruolo fondamentale. Report, servizi d’inchiesta, articoli: sono tutti strumenti che ci aiutano a scoprire quello che sta dietro alle quinte. Grazie a loro, saltano fuori dettagli che altrimenti resterebbero nascosti. E quando una notizia diventa pubblica, le aziende e le autorità devono correre ai ripari.

Alla fine, tutto si riduce alla comunicazione. Come vengono gestite queste situazioni? Quali messaggi arrivano ai consumatori? Sapere che una catena prende subito provvedimenti o si scusa apertamente può fare la differenza.

La questione

Un mese fa circa, Lidl ha mandato una comunicazione interna a un gruppo selezionato di clienti professionali. Nel testo si parlava del ritiro di alcuni prodotti a base di carne di maiale, collegati a un allevamento in Piemonte della filiera Aia-Veronesi. Nei supermercati però non è apparso nessun cartello: ai consumatori, silenzio totale.

A rivelare tutto è stato un servizio di Giulia Innocenzi andato in onda su Report il 17 novembre. Il programma ha mostrato immagini scioccanti dagli allevamenti coinvolti: carcasse lasciate lì a decomporsi, strutture fatiscenti, ecc. Il tutto in piena emergenza peste suina, che da mesi flagella il Nord Italia.

Maiali in allevamento (Depositphotos foto)
Maiali in allevamento (Depositphotos foto) – www.sciencecue.it

Vicende in corso

Tra i prodotti finiti sotto accusa ci sono pancetta, salsicce e altre specialità. Nel frattempo, i focolai di peste suina si sono moltiplicati, obbligando le autorità ad abbattere più di centomila maiali. Una tragedia per il settore, e un bel problema per Lidl, che si è trovata sotto i riflettori non solo per questo scandalo, ma anche in passato per altre denunce sul trattamento degli animali da parte dei fornitori.

L’associazione Essere Animali ha denunciato pratiche discutibili, ma Lidl non è rimasta a guardare. Ha risposto con una diffida, accusando l’associazione di manipolare i fatti per danneggiare il marchio. Intanto, i clienti si chiedono cosa sia davvero successo e attendono che sia fatta quanto più possibile chiarezza sulla vicenda.