Emo e Punk sono più antichi di quanto immaginato: abbiamo persino le tracce fossili
Pensate che Emo e Punk siano una creazione nostra? No, tutt’altro. Sono antichi organismi vissuti milioni di anni fa.
La paleontologia è una branca che ha a a che fare con la scoperta degli organismi vissuti sulla Terra tanti (tantissimi) anni fa, e alcuni di esse a volte possono essere particolari, con le forme più bizzarre. In questo caso sono stati scoperti due fossili straordinari, Punk ferox ed Emo vorticaudum, hanno catturato l’attenzione degli scienziati.
Questi due molluschi, scoperti nel famoso sito fossilifero del Siluriano Herefordshire Lagerstätte, sono stati soprannominati scherzosamente “punk” ed “emo” per il loro aspetto e la loro particolarità. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature dal team guidato da Mark Sutton dell’Imperial College di Londra, ha aperto nuove prospettive sull’evoluzione dei molluschi.
Finora, i molluschi erano considerati creature affascinanti ma con una storia evolutiva piuttosto complessa e poco chiara, soprattutto per via della difficoltà nel trovare fossili ben conservati. Questi nuovi reperti rappresentano una finestra unica sul passato, permettendo agli scienziati di esplorare dettagli che prima erano praticamente impossibili da immaginare.
E non parliamo solo di ossa o gusci: i fossili mostrano persino particolari dei tessuti molli, roba rara e preziosissima per chi studia l’evoluzione. La scelta dei nomi, “Punk” ed “Emo”, è stata un tocco di leggerezza da parte del team di ricercatori, che ha visto nelle loro caratteristiche fisiche un collegamento scherzoso al mondo della musica.
Chi erano Punk ed Emo?
Punk ferox ed Emo vorticaudum non erano molluschi qualsiasi: appartenevano agli Aculifera, un clade che comprende chitoni e organismi simili a vermi. Questi antichi abitanti del fondale marino si sono evoluti circa 430 milioni di anni fa, e la loro anatomia rivela adattamenti unici. P. ferox, ad esempio, si distingue per il suo aspetto spinoso, con un piede largo e delle branchie che lo rendevano particolarmente attrezzato per la vita sul fondo dell’oceano.
Dall’altra parte, E. vorticaudum presenta un corpo compresso e una conchiglia, caratteristiche che lo rendono più simile agli attuali chitoni. Entrambi, però, avevano la parte inferiore liscia, un dettaglio che suggerisce un modo di vivere aderente al fondale. Questi adattamenti non solo li rendevano efficienti nel loro habitat, ma aprono nuove domande su come questi organismi abbiano occupato nicchie ecologiche così diverse già in epoche tanto remote.
La scoperta che cambia le carte in tavola
Per analizzare questi fossili, i ricercatori hanno usato tecniche d’avanguardia, tra cui raggi X e analisi 3D. Questo ha permesso loro di ricostruire dettagli incredibili dei tessuti molli e di comprendere meglio le strutture morfologiche di questi antichi molluschi. Quello che è emerso ha sorpreso tutti: Punk ed Emo non erano semplici rappresentanti di un gruppo “primitivo”, ma parte di un ramo evolutivo straordinariamente diversificato e complesso.
I risultati sfidano la vecchia idea secondo cui gli Aculifera fossero evolutivamente “conservativi”, cioè che avessero conservato certe morfologie per diverso tempo e simili tra i diversi gruppi. Al contrario, questi fossili mostrano una varietà morfologica che si avvicina a quella di altri molluschi più moderni. È un’ulteriore dimostrazione di quanto la natura sappia sorprendere, creando adattamenti incredibili anche in tempi remoti.