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Bottiglie di plastica, l’UE ha deciso: verrà utilizzato un nuovo e inaspettato materiale

Il nuovo decreto europeo

Bottiglie in plastica (Pixabay) - www.systemscue.it

Dal 1° gennaio 2025, le bottiglie in plastica, dovranno obbligatoriamente possedere alcuni requisiti. Continua a leggere, e li scoprirai.

L’inquinamento è una delle più gravi conseguenze, dell’incuria dell’uomo, nei confronti dell’ambiente. Da decenni, infatti, l’uso irresponsabile di risorse naturali, e la gestione inefficiente dei rifiuti, stanno compromettendo (sempre più) l’equilibrio del nostro pianeta. Con effetti che si manifestano in mari, fiumi, foreste, e perfino nell’atmosfera.

Le emissioni industriali, e i gas serra emessi, possono contribuire al cambiamento climatico, nonché all’inquinamento atmosferico. E i risultati, son evidenti: scioglimento dei ghiacciai, eventi meteorologici estremi, e una qualità dell’aria sempre più scadente. Con, appunto, gravi ripercussioni sulla salute umana.

Affrontare siffatta emergenza, richiede una presa di coscienza collettiva, e un impegno concreto. Spostandosi verso un’economia circolare, il riciclo, e l’adozione di pratiche sostenibili: passi fondamentali per arginare i danni, e garantire un futuro più pulito e vivibile, per le prossime generazioni.

I rifiuti plastici, nello specifico, rappresentano una delle principali minacce ambientali. La cui dispersione nell’ambiente, finisce, poi, spesso negli oceani, formando vere e proprie isole di spazzatura. Negligenza, questa, che non solo danneggia gli habitat marini, ma mette anche in pericolo la fauna. Che può ingerire, o rimanere intrappolata nei detriti.

Le nuove bottiglie di plastica

Dal 1° gennaio 2025, le bottiglie di plastica (in Europa, Italia compresa), subiranno un cambiamento significativo. Secondo una direttiva dell’Unione Europea, tutte le bottiglie di plastica, con una capacità fino a tre litri, dovranno contenere, almeno, il 25% di plastica riciclata. Un provvedimento, mirato a ridurre l’impatto ambientale, seguente il percorso già intrapreso con l’introduzione dei tappi integrati, pensati per evitarne la dispersione nell’ambiente.

L’uso di plastica riciclata, potrebbe modificare anche l’aspetto delle bottiglie. In alcuni Paesi, come la Svezia, si osservano, di già, tonalità più scure o giallastre, legate al riutilizzo dei materiali. Cambiamento estetico che non influisce sulla qualità del prodotto, confermato da aziende leader come Coca-Cola e Ringnes, le quali utilizzano percentuali elevate di plastica riciclata. Anche se, i consumatori potrebbero inizialmente confondere le variazioni cromatiche, con un problema di conservazione.

Come cambieranno le bottiglie in plastica, in Italia
Il cambiamento in Italia (Pixabay) – www.systemscue.it

E in Italia?

In Italia, questo cambiamento, segna un importante passo avanti nella lotta contro l’inquinamento determinato dalla plastica. Con milioni di bottiglie consumate ogni anno, l’introduzione di plastica riciclata riduce, infatti, la quantità di rifiuti non biodegradabili, e la domanda di risorse fossili. Misura essenziale per contenere l’inquinamento, e promuovere una maggiore sostenibilità.

L’adeguamento alle nuove normative, pone sfide significative, per le industrie, soprattutto per quelle ancora lontane dagli alti livelli di riciclo, richiesti. I benefici ambientali, sono chiari. Poiché, ridurre l’accumulo di plastica nelle discariche, e di conseguenza, negli oceani, rappresenta un obiettivo fondamentale per il futuro del pianeta, e il benessere delle prossime generazioni.